alpini del territorio bolognese romagnolo

Berti Goffredo, forse il primo volontario Sergente alpino del nostro territorio

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° novembre 2011

Nel libro “ALBO D’ORO DEI DECORATI AL VALORE MILITARE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA DAL 1860 AL 1983”, pubblicato a cura della Federazione Provinciale di Bologna dell’Istituto del Nastro Azzurro, compare fra i decorati di medaglia di bronzo, Berti Goffredo, che indossa inequivocabilmente il cappello alpino. Questa fotografia, utilizzata anche nel mio libro “LA BOLOGNESE ROMAGNOLA – 75 ANNI DI STORIA: 1922 – 1997”, pubblicato per il 75° della Sezione bolognese romagnola, senza notizie più precise ma solo come documento, ha stimolato la curiosità dell’attento, anche lui appassionato storico ed amico Mario Gallotta di Ferrara. Senza perdere tempo ha assunto l’iniziativa ed è riuscito ad ottenere un preziosa documentazione; l’originale dello Stato di Servizio, attraverso il quale oggi, pur non potendo rispondere con certezza all’interrogativo, si conferma al momento come documento storico, il più vecchio e di grande interesse dal quale sono tratte le notizie che ci riguardano e così sintetizzate.

 

Goffredo Berti nel periodo in servizio negli Alpini dei quali indossa la prima versione del cappello con la penna, ideato e adottato dal 23 marzo 1873. Il "grado" è quello di Sergente.
Goffredo Berti nasce a Bologna il 14 novembre 1880 da Augusto e Tubertini Carolina. Il 21 giugno 1900, soldato di leva della sua classe, viene riconosciuto abile e di 1ª categoria. Per sua scelta e su domanda, il 31 dicembre viene chiamato alle armi ed inserito in qualità di allievo Sergente nel 5° Reggimento Alpini con ferma di cinque anni. Il 30 giugno 1901, superati gli esami, consegue il grado di caporale. Esattamente un anno dopo, il 30 giugno 1902 viene promosso Sergente e con questo grado rimane in servizio sempre nel 5° Reggimento Alpini fino al 28 luglio 1906. Purtroppo nello stato di servizio non compaiono in specifica i reparti a livello Battaglione. Ammesso alla rafferma, viene inviato al corso di due mesi per transitare negli ufficiali, al termine del quale con la nomina a Sottotenente, dal 14 settembre lascia il Corpo degli Alpini in quanto assegnato al 55° Reggimento Fanteria.
Nei successivi 40 anni di servizio, non rivestirà più le fiamme verdi. Partecipa da tenente nella Campagna di Libia 1911-12, dalla quale rientra con una medaglia di bronzo al valore militare, con il 6° Battaglione Eritreo. Nella Grande Guerra (1915 e 1916) come Capitano, prima con il 141° poi con il 48° Fanteria. Nell’ottobre 1916, comandato, parte per la Cirenaica con il 7° Battaglione Libici, (nel giugno 1917 viene promosso Maggiore), dove rimane fino al gennaio 1930. Dal 1930 al 1935 ricopre vari incarichi in diversi Comandi Militari di Zona, quindi viene posto in ausiliaria per anzianità. Il 28 novembre 1939 con il grado di Tenente Colonnello è richiamato in servizio presso la Zona Militare di Bologna poi dal gennaio 1941 presso il Comando Difesa Territoriale di Alessandria. Dall’ottobre 1942 presta servizio presso il Comando Truppe del 61° Reggimento Fanteria. Catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 viene deportato in Germania rientrando dalla prigionia il 12 settembre 1945. Collocato in congedo assoluto dal 14 novembre 1950 con il grado di Colonnello, muore a Bologna il 24 gennaio 1958.
Ritengo comunque di estremo interesse sottolineare che, fra i vari Corpi in cui ha militato, abbia scelto, o per lui dai famigliari, di essere rappresentato nell’Albo dei decorati al valore militare in divisa di Alpino e questo, a mio giudizio, rende onore al Corpo, scelto da lui quale il più rappresentativo per essere ricordato.
Per questa sua scelta, noi oggi giustamente ne rinnoviamo la memoria e lo ricordiamo quale e forse, il

primo volontario sottufficiale Alpino del territorio Bolognese Romagnolo?

La prima parte dello Stato di Servizio di Berti Goffredo
che raccoglie i dati anagrafici

Cartolina postale del 5° Reggimento Alpini pubblicata fra il
1900 – 1904. La parte bianca in alto a sinistra era riservata
al messaggio e firma del mittente