i cappellani militari alpini bolognesi romagnoli

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 15 dicembre 2003

ORIOLI don Domenico

Tenente Cappellano militare
Battaglione “Val Fella” 8° Reggimento Alpini

Orioli Domenico era nato il 3 marzo 1889 a Faenza, storica città romagnola della Provincia di Ravenna sorta lungo la Via Emilia e nota per la lavorazione della ceramica. La sua scelta di vita lo vede novizio nel 1904 appena quindicenne dell’Ordine dei frati minori Cappuccini nel convento di Cesena. Chiamato alle armi quale soldato di leva il 16 agosto 1911 è assegnato per istruzione prima al 70° fanteria quindi fino al 6 novembre al 5° reggimento artiglieria da fortezza in Piacenza. Come ministro di culto viene trasferito d’ufficio in forza alla 6ª compagnia di Sanità in Bologna presso la quale svolge i successivi richiami per istruzione nell’ottobre 1913 e dall’agosto al novembre 1914. Il suo percorso religioso si completa con l’ordinazione sacerdotale il 2 luglio 1912 presso il convento di Bologna e, accolti i voti dell’Ordine, sceglie il nome di Padre Serafino da Faenza. Propenso allo studio viene inviato al collegio internazionale di Roma dove frequenta la facoltà di filosofia presso l’Università Gregoriana. Con la mobilitazione generale del 10 maggio 1915 lascia gli studi per richiamo alle armi e raggiunge la 6ª compagnia di Sanità in accantonamento di riserva a Mestre. Il 25 luglio riceve la nomina a Tenente Cappellano militare ed assegnato al battaglione “Val Fella” dell’8° reggimento alpini costituito a Gemona. Con il reparto, seguendone le vicende sui vari fronti, raggiunge la zona di guerra nell’alta valle di Dogna quindi nell’omonima valle del Fella. Nel 1917 fra i colleghi ufficiali conosce il Sottotenente Italo Balbo che diventerà una ben nota personalità del futuro regime, con il quale stringe una sincera amicizia che continuerà anche negli anni successivi. Di questa amicizia se ne servirà a lungo per ottenere numerosi favori per i tanti disoccupati che a lui si rivolgono. Con l’offensiva austriaca dell’autunno 1917 il battaglione viene praticamente distrutto sul posto per resistere alle posizioni assegnate. Nel corso del forzato ripiegamento, il 6 novembre cade prigioniero presso Pielungo.

Don Domenico Orioli, con il nome religioso di Padre Serafino da Faenza, nel 1941 in divisa di Cappellano all’ospedale militare di Castel San Pietro Terme.
Inviato al campo prigionieri di Marchtrenk vi rimane fino al 22 maggio 1918 dove gli è consentito con sufficiente libertà di svolgere il proprio ministero. Essendo però anche ufficiale viene trasferito al campo Offiziersstation di Muhling perdendo i privilegi di religioso con ordine tassativo di non svolgere attività sacerdotale, che ovviamente continua clandestinamente. Con la conclusione della guerra, liberato il 9 novembre 1918 e raggiunto Bologna, dopo quindici giorni di licenza è inviato in servizio all’ospedale militare di riserva a Cesena quindi congedato il 6 marzo 1919. Riprende gli studi universitari a Roma dove si laurea nel 1921 divenendo lettore di filosofia nei conventi di Faenza, Forlì e Ravenna. Nel 1932 è eletto dai confratelli Definitore Provinciale (consigliere) e la notizia è riportata anche su “L’Alpino” dell’1 settembre dove viene ricordato il suo trascorso alpino. Dal 1938 svolge il proprio ministero presso il convento di Castel San Pietro Terme, cittadina sulla Via Emilia fra Imola e Bologna, dove l’8 febbraio 1941 gli giunge una nuova cartolina precetto che lo richiama in servizio al locale ospedale militare territoriale, divenuto dal settembre 1942 ospedale militare per prigionieri di guerra. Ferito nel dicembre 1943 durante un bombardamento e ristabilitosi nell’aprile 1944, viene inviato in servizio presso il Comando militare provinciale di Macerata dove rimane fino al 16 luglio 1944 quando è posto definitivamente in congedo. Rientrato nel convento di Castel San Pietro Terme qui muore il 28 luglio 1948 ed è sepolto nella tomba dell’Ordine nel locale cimitero.

 

 

Un particolare ringraziamento all’Ordinariato Militare in Italia per avermi messo a disposizione la preziosa documentazione di archivio che ha permesso di ricostruire con esattezza il periodo del servizio militare.