soci illustri della Sezione bolognese romagnola

E fra i soci anche un Capo di Stato estero : il sammarinese Tenente dott. Marino Fattori

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° marzo 2020




Tutti conoscono la Repubblica di San Marino, per singolare ubicazione sorge all’interno del territorio romagnolo, ma pur sempre Repubblica e quindi Stato indipendente, ma forse non tutti sono a conoscenza del suo Ordinamento o sanno che la Costituzione in vigore è stata emanata nell’anno 1559.
I poteri legislativi della Repubblica sono affidati al Consiglio grande e generale composto da 60 membri eletti ogni cinque anni. Il potere esecutivo è esercitato dal Congresso di Stato, diviso in dieci dicasteri, presieduto ciascuno da un Segretario di Stato. All’interno del Consiglio vengono eletti ogni sei mesi i due Capitani Reggenti che hanno la prerogativa di Capo dello Stato.
I due Capitani presiedono le sedute del Congresso e sovrintendono alla politica generale.

Il piccolo Stato della Repubblica di San Marino

La solenne cerimonia di ingresso dei Capitani Reggenti che si svolge
al Palazzo Pubblico
ogni anno nei primi giorni di aprile e settembre
.
Queste brevi e mirate note introducono al tema di questa curiosità legata alla storia della Sezione ANA Bolognese Romagnola.


Nel ritrovato tabulato soci del 1924-1925 compare iscritto con indirizzo Repubblica di San Marino il Signor Fattori Marino. Spinto dalla curiosità ho iniziato una ricerca e con sorpresa ho ritrovato la notizia che il consocio (come si diceva allora) Fattori Marino è stato Capitano Reggente, quindi a tutti gli effetti Capo di Stato di una Repubblica che, come tale, è da considerarsi territorio estero.


Copia del talloncino di socio individuale e
abbonamento
a L’ALPINO per l’anno 1924-1925
.

ma chi era Marino Fattori?

Per dare una risposta a questa domanda mi sono recato a San Marino e grazie alla collaborazione del personale della (1) Biblioteca di Stato, sono riuscito a raccogliere queste note biografiche, ovviamente limitate al periodo che ci interessano, che confermano quanto "ho scoperto" cioè, che era proprio lui, il consocio, ad essere stato eletto nel 1925 alla carica di Capitano Reggente (Capo di Stato estero).

 



fotografia concessa al
sito dalla
Biblioteca di Stato.

Marino Fattori, nasce a Nocera Umbra, Perugia, il 22 luglio 1897, da padre di origini sammarinesi. Rimasto orfano del padre in tenera età, viene adottato dallo zio, quindi diventa cittadino sammarinese in quanto si trasfersce ed è residente nella Repubblica di San Marino.

Volontario nel Regio Esercito Italiano (come Giuliano Gozi, i fratelli Giovanni e Italo Gori e Sady Serafini, tutti in reparti alpini! n.d.r.) si presenta nel luglio 1915 al Distretto militare di Spoleto, con il consenso della madre, non essendo ancora diciottenne, ed è assegnato al 1° Rgt. Art. da campagna. Essendo studente di Liceo viene "comandato" al corso ufficiali e con la promozione a Sottotenente nel gennaio 1916, viene assegnato all'8° Rgt. Alpini, al comando di un plotone autonomo di marcia. Nel dicembre 1916 viene scelto per un corso mitraglieri a Brescia e nel gennaio 1917 è di nuovo al fronte quale comandante della 661ª compagnia mitraglieri alpini fino al giugno 1917. Il 9 giugno a Monte Ortigara si sviluppano azioni di attacchi e contrattacchi italiani-austriaci e nell'azione notturna fra il 14 e 15 giugno cade prigioniero. Dopo tre ore, mentre si sferrava un violento attacco italiano, riesce a liberarsi e la mattina seguente riprende il suo posto di comandante della sua sezione mitraglieri. Nella fuga riesce anche a trascinare il Sottotenente (2) Calzolari Bruno ferito ad una gamba. Nel pomeriggio mentre difende la posizione a quota 2101 del Monte Ortigara, lo scoppio ravvicinato di una granata a gas asfissianti lo ferisce al mento ed al collo ed inoltre gli provoca una grave commozione labirintica, ed è costretto, o meglio è "comandato" ad abbandonare il fronte ed inviato prima all'ospedale Ghedini di Rovigo quindi all'ospedale territoriale Nigrisoli di Bologna dove rimane ricoverato per otto mesi. Con decreto luogotenenziale del 18 novembre 1917 viene promosso Tenente sempre dell'8° Alpini. Gli è anche riconosciuto il distintivo dei mutilati e minorati di guerra. Congedato nel novembre 1920, gli viene anche assegnata, per le ferite riportate, una pensione di guerra. Lo Stato italiano, con Regio decreto gli conferisce : la Croce al merito di guerra, la Medaglia commemorativa della campagna 1915-1918, la Medaglia d'Unità d'Italia, la Medaglia di volontario di guerra.

Dalla Repubblica di San Marino gli sono conferite : la Medaglia intealleata e la medaglia d'argento della Repubblica di San Marino di 2ª categoria, poi commutata nel settembre 1927 in 1ª categoria, la Croce di Cavaliere di 3ª Classe dell'Ordine Militare "La Fayette" conferita nell'aprile 1923.

 

ulteriori e successive notizie biografiche rintracciate con altre ricerche :

Nel dopoguerra si laurea in Medicina e Chirurgia ma non sono riuscito ad individuare in quale Università.

Sicuramente coinvolto dagli altri volontari alpini sammarinesie consoci Gozi Giuliano e Gori Italo, si iscrive anche lui come socio individuale della Sezione Bolognese Romagnola. Ne è testimonianza come documento il talloncino indirizzo, sopra riprodotto, dell'abbonamento al giornale L'ALPINO per l'anno 1924-1925.

Il 1° aprile 1925 viene eletto Capitano Reggente (Capo di Stato).


tratto da il Popolo Sammarinese
documento concesso al sito dalla
Biblioteca di Stato

Nel 1928 non compare in elenco soci in quanto si trasferisce per esigenze professionali e scelte politiche in Italia, mantenendo e rimanendo comunque cittadino sammarinese. Questo viene confermato e documentato dalla sua iscrizione temporanea per residenza (in caso di richiamo alle armi) al Distretto militare di Pesaro. Nel 1932 per la sua posizione di invalido di guerra viene posto in congedo assoluto dal Regio Esercito Italiano.
Si iscrive alla M.V.S.N. (milizia volontaria sicurezza nazionale) della quale viene nominato ufficiale medico e quindi esercita il suo ruolo di medico nelle varie sedi dei reparti in particolare della Romagna, nel forlivese.

Nel 1932 è sicuramente rientrato a San Marino. Nelle cronache su L'ALPINO del 1° magggio 1933 viene citato fra i presenti alle cerimonie che si svolgono in occasione dell'Adunata Nazionale Alpini a Bologna dell'8 e 9 aprile che vede gli alpini in visita "ufficiale" a San Marino lunedì 10 aprile.

Anche nella cronaca alla quale è dedicata tutta la prima pagina, sulla presenza degli alpini convenuti a San Marino, che compare sul giornale il Popolo Sammarinese del 23 aprile 1923, viene citato fra le personalità presenti alle cerimonie .....dott. Marino Fattori pure Ufficiale Volontario degli Alpini, mutilato di guerra.....

Iscritto alla M.V.S.N. (milizia volontaria sicurezza nazionale) ne percorre la scala gerarchica da Capomanipolo (Tenente) fino al grado di Console (Colonnello).

Arruolatosi nel 1943 nella R.S.I. con il grado di Console (Colonnello) della Guardia Nazionale Repubblicana comandante la IIIª Legione di Frontiera "Vetta d'Italia" con sede a Sondrio, viene catturato e fucilato dai partigiani il 6 maggio 1945 a Buglio in Monte, Sondrio.

Il figlio primogenito Federico, nato a San Marino il 5 ottobre 1918, studente all'Università di Bologna iscritto nel 1941-'42 al 4° anno nella facoltà di Agraria, anche lui volontario nella R.S.I. e Capomanipolo (Tenente) della Guardia Nazionale Repubblicana della Montagna e delle Foreste e distaccato in Val Malenco, era stato mortalmente ferito in combattimento durante un agguato dei partigiani il 6 settembre 1944 a Cosio Valtellino e muore lo stesso giorno all'ospedale di Morbegno. Nel febbraio 1945 viene decretata dalla RSI la medaglia di bronzo "alla memoria".

Nello stesso scontro ed impugnata l'arma del fratello maggiore ferito e suo diretto comandante, l'allievo milite Gian Italo, nato nel 1929 a San Marino, riesce a far fuggire i parttigiani e anche per lui viene decretata (vivente) dalla RSI la medaglia di bronzo. Dopo il 25 aprile 1945, rientrato a San Marino, riuscirà a soppravvivere ad un agguato partigiano che lo affrontano e bastonano a sangue. Deceduto a San Marino nel 2005.


i funerali : da sinistra il fratello Gian Italo, la mamma Maddalena, al centro il padre Marino ed il feretro del figlio Federico.

 


(1) Desidero qui ringraziare per la professionalità e squisita disponibilità ad assecondare le mie richieste per le ricerche, le bibliotecarie Sig.re Claudia e Vanna.

(2) Calzolari Bruno, nato a Castel d'Aiano, Bologna, il 20 marzo 1897. Il 12 ottobre 1916 è aspirante ufficiale di complemento nel 6° Rgt. Alpini quindi con la promozione a Sottotenente nell'aprile 1917, viene assegnato al 1° Rgt. Alpini. Nel tabulato soci del 1928 risulta iscritto con indirizzo di residenza a Vergato, Bologna. Da ulteriori ricerche ho ritrovato che, con i gradi di 1° Seniore (Ten. Colonnello) comandante di battaglione, parte volontario per la guerra di spagna del 1937-1938, nel corso della quale viene decorato di due medaglie di bronzo ed una croce di guerra. Nel giugno 1943, promosso Console (Colonnello), viene nominato vice comandante della 1ª Divisione Corazzata Camice Nere "M" (Mussolini). Nel 1944 promosso Console Generale diventa comandante della Guardia Nazionale Repubblicana di Bologna. Deceduto a Vergato, Bologna il 19 maggio 1965, sepolto nel cimitero di Susano, frazione di Vergato.