Nel corso delle mie recenti ricerche per rintracciare studenti universitari (alpini) caduti nel corso della seconda guerra mondiale meritevoli della laurea honoris causa (rintracciati e proposti : Del Bianco Fernando, Cenni Rosolino, Pedrazzi Giorgio, Placci Clelio), avevo ritrovato fra i vari ruoli anche questo giovane ufficiale di Artiglieria che, in data 28 gennaio 2020, avevo segnalato aggiungendo questo nominativo all'Università di Bologna nella persona della Dott.ssa Sandra Marciatori referente dell'Archivio Storico e responsabile dell'organizzazione, affinché fosse inserito nell'elenco degli studenti caduti in guerra meritevoli della laurea honoris causa. Purtroppo nonostante vari appelli dell'Università nel corso del 2020 ripresi anche su altri giornali, a tutto luglio 2021 nessun famigliare ha ancora risposto all'appello. Nel frattempo però, nella speranza che un famigliare risponda all'appello, ed in attesa della cerimonia di consegna della laurea honoris causa, speriamo nel 2022, ne vorrei rinnovare il ricordo aggiungendo anche il suo nome fra gli studenti universitari, che per non essendo "alpino" del nostro territorio, certamente e comunque merita di essere ricordato “per non dimenticare”.
fotografia archivio
Università
di Bologna |
Giulio Giacomelli, nasce a Bologna il 26 luglio 1919 di *Italo e *Argia Tombelli, residenti in via San Donato 21.
il ruolo matricolare ritrovato nel corso delle ricerche nel 2021 |
Completati gli studi al Liceo scientifico Augusto Righi ed ottenuta la maturità nell'anno scolatico 1936-37, presenta domanda al Distretto militare e si arruola volontario il 1° dicembre 1938 con la ferma ordinaria e con rinuncia a far valere gli eventuali titoli a riduzione di ferma, ed essendo iscritto al I° anno di Chimica Industriale nella Regia Università di Bologna, viene ammesso al primo periodo premilitare del corso allievi ufficiali di complemento presso il comando della coorte autonoma universitaria M.V.S.N. (milizia volontaria sicurezza nazionale) di Bologna, arma Artiglieria.
Il 1° dicembre 1939 viene ammesso al secondo periodo premilitare del corso allievi ufficiali di complemento presso il comando della coorte autonoma universitaria M.V.S.N. (milizia volontaria sicurezza nazionale) di Bologna, arma Artiglieria.
Dal 12 luglio 1940 viene ammesso al periodo applicativo dei corsi allievi ufficiali universitari presso la Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Artiglieria per Divisione di Fanteria ed inviato alla Scuola di Lucca assegnato alla 9ª batteria reclute.
Il 15 settembre 1940, superati i primi esami e dichiarato idoneo, viene nominato allievo ufficiale di complemento. Il 15 novembre viene inviato il licenza straordinaria, senza assegni, in attesa di nomina ad aspirante ufficiale di complemento che deve essere registrata dalla Corte dei Conti e pubblicata sul Bollettino ufficiale.
Il 1° febbraio 1941, confermata la nomina sul Bollettino ufficiale a Sottotenente di Artiglieria, viene destinato al Deposito di Pordenone del 10° Rgt. Art. di Divisione di Fanteria, per il servizio di prima nomina e per un periodo non inferiore a nove mesi.
Nel frattempo, fra il 1938 ed il 1940, ha sostenuto regolarmente gli esami universitari ed è iscritto al V° corso dell'anno accademico 1941-42.
il bollettino della nomina e destinazione pubblicata il 20 febbraio 1941 |
Con l'approntamento del Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR), viene trattenuto alle armi ed assegnato al 52° Rgt. Artiglieria della Divisione di fanteria "Torino" in partenza dal 10 luglio 1941 per il fronte russo. Il 13 agosto dopo diverse tappe di marce forzate è a Sgaikani ed il 17 settembre a Dnipropetrovs'k, sul fiume Dnepr.
A fine settembre dopo diverse marce il suo reparto raggiunge Petrokowka ed in novembre si attesta sul fiume Krynka ; il 6 dicembre, dopo due giorni di combattimenti, raggiunge Chazepetowka ed il 25 e 26 dicembre è fatte segno di attacchi russi su Malo Orlowka; lanciato nella controffensiva, il 52° Artiglieria occupa i villaggi di Ploskij e Moglje Ostraja. Qui, fino al febbraio 1942, il 52° Artiglieria è coinvolto nella pesante offensiva russa. Per rompere l'accerchiamento, partecipa al contrattacco tedesco, mentre altri reparti della divisione "Torino" sono oggetto di un violento attacco a Nowaja Orlowka, respinto soprattutto grazie alle artiglierie. In luglio la Divisione "Torino" passa sotto il comando del II Corpo d'armata e viene spostata in altro settore. Superato il Donez, prosegue verso il Don, dove viene coinvolta nella prima battaglia difensiva del Don.
In dicembre prende parte alla seconda battaglia difensiva del Don : il 20 dicembre, in trasferimento verso Arbuzowka-Losowskaja, la divisione "Torino" viene spinta dalla pressione nemica su Popowka, il 21 sostiene aspri combattimenti sulla riva sinistra del fiume Tichaja, ma infine viene accerchiata nella conca di Arbusowka. Il 25 riesce a rompere l'accerchiamento a prezzo di enormi perdite, raggiungendo il giorno successivo Chertkovo.
Dal 15 gennaio 1943 viene coinvolto nel tragico ripiegamento, lottando contro l'intensissimo freddo e soprattutto contro l'esercito russo che cerca in tutti i modi di sbarrare la strada del ripiegamento. Il 31 gennaio, finalmente, i resti del 52° Rgt. Artiglieria raggiungono il Donez e Forschiadt. Riuniti gli uomini, viene fatto il contrappello dei presenti, purtroppo fra gli ufficiali prresenti non vi è il Sottotenente Giacomelli Giulio e non essendovi testimoni oculari sulla sua sorte viene dichiarato disperso dal 31 gennaio 1943 in località non nota.
Nel maggio 1943 viene rilasciata dal Comando deposito del 52° Rgt. Artiglieria la dichiarazione di irreperibilità, inviata per conoscenza al Distretto militare di Bologna e parificato sullo Stato di Servizio presso il Ministero della Guerra.
*Sul ruolo matricolare i genitori si erano avvalsi della facoltà di omettere la paternità e maternità, confermata anche quando il ruolo viene parificato in data 21 settembre 1960 ai sensi della legge del 31 ottobre 1955 n° 1064. I dati della paternità e maternità sono stati resi pubblici negli appelli per le ricerche dei parenti da parte dell'Università di Bologna e quindi ho ritenuto di inserirli anch'io.