Barbieri
Vittorio
nato
nel 1915 a Modena
Partigiano
combattente
Comandante
2ª Brigata “Carlo Rosselli”
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Tenente
di complemento
Quartier
Generale Divisione Alpina “Pusteria”
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Tenente
di complemento degli alpini fu fra i primi a intraprendere la lotta
clandestina alla quale si dedicò con attività instancabile. Comandante
della II Brigata “Carlo Rosselli” condusse più volte i suoi uomini
alla vittoria. Dopo un violento combattimento contro il preponderante
nemico, riordinate le forze superstiti, cercò di aprirsi la strada
verso Firenze, nel supremo tentativo di continuare la lotta per
la difesa della città. Catturato dai tedeschi mentre procedeva in
avanscoperta, assumeva di fronte al nemico, con sublime gesto di
abnegazione, ogni diretta responsabilità, dichiarando apertamente
la propria qualità di comandante e salvando in tal modo la vita
al partigiano che lo accompagnava. Dopo atroci sevizie sopportate
con sereno coraggio, veniva fucilato. Fulgido esempio di dedizione
alla causa della libertà.
Paretaia-Fiesole,
7 agosto 1944
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: Croce di Guerra (Balcania, marzo 1942)
Dopo
aver frequentato il corso allievi ufficiali di complemento di Bassano
del Grappa fu nominato nell’ottobre 1936, sottotenente di fanteria
nella specialità alpini e destinato al battaglione “Tirano”. Ultimato
il servizio di prima nomina e laureatosi in scienze politiche e
sociali nell’Istituto “Cesare Alfieri” di Firenze nel 1937, fu assunto
come funzionario dal Ministero delle Corporazioni. Richiamato nel
giugno 1940 col grado di tenente fu al battaglione “Feltre” e poi
al battaglione “Bassano” coi quali partecipò alle operazioni di
guerra sul fronte albanese e nel Montnegro. Rientrato in Italia
nel settembre 1942 fu destinato al Quartier Generale della Divisione
alpina “Pusteria” operante sul fronte francese. Dopo gli avvenimenti
dell’8 settembre 1943 entrò nella formazione partigiana “Carlo Rosselli”
nella quale ebbe la qualifica gerarchica partigiana di comandante
di battaglione.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)