Buffa
Silvano
nato
nel 1914 a Trieste
Tenente
di complemento
7° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Feltre”
64ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Durante
l’attacco di una munitissima posizione nemica, essendo rimasto ferito
il comandante di compagnia, assumeva arditamente il comando del
reparto e dava costante prova di calma, fermezza, capacità ed indomito
valore, riuscendo, col suo esempio trascinatore, a condurre i suoi
uomini fin sulla vetta violentemente contrastata dall’avversario.
Giunto valorosamente fra i primi sull’obbiettivo e colpito mortalmente,
riusciva, dimentico del suo stato e con superbo esempio del più
alto sentimento del dovere, ad impartire gli ordini per l’ulteriore
proseguimento dell’azione. Nell’affidare poi ad altro ufficiale
il comando della compagnia, ordinava al suo porta-ordini di comunicare
al superiore comando che egli aveva assolto in pieno il proprio
dovere ed era riuscito a raggiungere la difficile meta. Chiudeva
la sua nobile esistenza al grido di “Viva l’Italia”.
Mali
Spadarit (Fronte greco), 10 marzo 1941
Note
biografiche:
arruolatosi
volontario nel novembre 1933 ed ammesso alla Scuola allievi ufficiali
di complemento specialità alpini a Milano, ne usciva sottotenente
il 2 giugno 1934, assegnato al 9° reggimento alpini. Collocato in
congedo nell’aprile 1936 riprendeva gli studi presso l’Università
di Padova ove si laureava in giurisprudenza nel 1937. Nel febbraio
1939 entrava a far parte del Patronato Nazionale per Assistenza
Sociale nell’ufficio legale rimanendovi fino al suo richiamo alle
armi avvenuto il 25 maggio 1940 col grado di tenente. Destinato
al 7° reggimento alpini, partecipava alle operazioni sul fronte
occidentale alpino. Rientrato in sede e trasferito al battaglione
“Feltre” nella 64ª compagnia, partiva per l’Albania.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)