Buffa
di Perrero Carlo
nato
nel 1867 a Torino
Ten.
Colonnello in servizio permanente effettivo
Brigata
“Barletta”
138°
Reggimento Fanteria
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Maggiore
in servizio permanente effettivo
7° Reggimento
Alpini
C.te
Battaglione “Pieve di Cadore”
nel 1916
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Alla
testa del suo reggimento, con sereno sprezzo del pericolo, lo condusse
alla conquista di una forte e contrastata posizione nemica. Superatala,
con meraviglioso ardimento e mirabile slancio, sempre in prima linea,
proseguì nell’azione inseguendo il nemico, frustrandone ogni tentativo
di resistenza, spingendosi fino alla linea più avanzata del campo
di battaglia. Ivi, con insuperabile serenità ed incrollabile fermezza,
per un’intera notte e fino al mezzogiorno dell’indomani, seppe col
suo valoroso reggimento resistere agli accaniti contrattacchi dell’avversario
ed alle sue ripetute minacce di avvolgimento, assicurando così la
completa, brillantissima vittoria conseguita dai nostri nel pomeriggio
dello stesso giorno. Sulla stessa linea più avanzata, trovò morte
gloriosa mentre si studiava di affermare la vittoria col consolidamento
delle posizioni conquistate.
Locvizza,
Kostanie, 1-4 novembre 1916
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: Medaglia Argento (Monte Cristallo,1915)
Passato
dal Collegio Militare di Milano alla Scuola Militare di Modena,
ne uscì nel 1887 sottotenente nel 50° Fanteria (brigata “Parma”).
Tre anni dopo andò in Eritrea quale ufficiale d’ordinanza del generale
Gandolfo. Rimpatriato e promosso tenente, si meritò nel 1893 un
encomio per il contegno tenuto in momenti critici a Caltagirone.
Passò poi negli Alpini al 4° reggimento, divenendo capitano al 2°,
dove fu ancora encomiato per la sua prestazione durante un alluvione
a Crissolo. Un terzo encomio ebbe nella campagna di Libia nella
quale comandava il battaglione “Fenestrelle” del 5° reggimento.
Promosso maggiore nel 7° reggimento Alpini partì per la guerra europea
al comando del battaglione “Pieve di Cadore” di nuova formazione,
e combattendo con questo riportò due ferite sul Monte Cristallo.
Ebbe la promozione a tenente colonnello il 17 marzo 1916 e poco
dopo fu nominato comandante del 138° reggimento Fanteria di nuova
formazione, al comando del quale cadde da prode.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Torino 1925)