Cesari
Mario
nato
nel 1915 a Noli (Savona)
Tenente
in servizio permanente effettivo
1° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Ceva”
Aiutante
Maggiore del Battaglione
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – decorato vivente - :
Nell’imperversare
di avverse condizioni atmosferiche e sotto violento fuoco nemico
recava, ripetute volte, ordini ai reparti duramente impegnati e
contribuiva con tempestive iniziative a successi conseguiti a prezzo
di gravi perdite. Ferito il suo comandante di battaglione in zona
intensamente battuta da artiglieria e mortai e controllata da carri
armati, si slanciava arditamente in suo soccorso e, sprezzante di
ogni pericolo, riusciva a trarlo in salvo ed a riportare nelle nostre
linee anche un altro ufficiale caduto. Ferito alla testa, dirigeva
un violento contrattacco contro preponderanti forze. Colpito nuovamente
alle gambe, animava col suo valoroso esempio i gloriosi superstiti
a strenua lotta. Delineatasi la crisi, ed iniziato un tormentoso
ripiegamento, benché gravemente minorato, cedeva ad un alpino colpito
da congelamento l’unico mulo disponibile e, senza calzatura, seguiva
a piedi la colonna riportando a sua volta grave congelamento agli
arti inferiori. Stremato di forze, si imponeva ai più, durante la
tragica odissea, per la sua stoica, indomabile fermezza d’animo.
Già distintosi per capacità e granitica saldezza di combattente,
in precedenti azioni di guerra.
Fronte
russo, gennaio 1943
Note
biografiche:
Nato
da padre emiliano e da madre ligure, compì gli studi medi a Savona.
Nel novembre 1935, all’inizio del conflitto etiopico, chiese di
essere ammesso in anticipo alla Scuola allievi ufficiali di complemento
della specialità alpini a Bassano del Grappa e nel marzo 1936 fu
nominato aspirante. Assegnato al 1° reggimento alpini e promosso
sottotenente di complemento nel febbraio 1937, nell’ottobre successivo,
destinato al 70° reggimento fanteria “Sirte”, partì per la Libia,
dove rimase fino all’agosto del 1938. Rimpatriato e congedato venne
richiamato nell’aprile 1939 presso il 1° reggimento alpini ed assegnato
prima al battaglione “Pieve di Teco”, poi al battaglione “Ceva”
mobilitato, col quale entrò in guerra nel giugno 1940 sul fronte
occidentale. Promosso tenente con anzianità 1° gennaio 1940, fu
trasferito per concorso in servizio permanente effettivo nel grado
di sottotenente con anzianità luglio 1940. Nominato aiutante maggiore
del battaglione partì nel dicembre dello stesso anno per l’Albania,
partecipando alle operazioni sul fronte greco-albanese. Rientrato
in Italia per malattia nel marzo 1941, riprese servizio nel giugno
e, un anno dopo, promosso tenente, partiva col battaglione “Ceva”
per la Russia. Partecipò alle azioni svolte dalla Divisione “Cuneense”
sul Don col battaglione “Ceva”, comandato dal tenente colonnello
Avenanti caduto in combattimento ed anch’egli decorato di Medaglia
d’Oro, riportando ferite alla testa e alle gambe. Durante il ripiegamento
dell’Armata, il 29 gennaio 1943, colto da congelamento agli arti
inferiori fu ricoverato in ospedale da campo tedesco e rientrò in
Italia con treno ospedale il 16 febbraio successivo. Dopo lunghe
degenze in ospedali, giudicato permanentemente inabile, veniva collocato
in congedo nel febbraio 1948. Iscrittosi al Politecnico di Torino
conseguì la laurea in ingegneria civile nel 1949. Assunto nel frattempo
dalle Ferrovie dello Stato nel compartimento di Torino, si dimise
successivamente dall’impiego e venne nominato in seguito amministratore
delegato della Società per azioni “Generalato”, con sede a Torino.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)
(La
M.O. Cesari Mario è deceduto a Cogoleto (Genova) il 25 maggio 1971)