Chanoux
Emilio (Emile)
nato
nel 1906 a Rovenaud Valsavaranche (Aosta)
Partigiano
combattente
Capo dell'antifascismo valdostano
Comitè de Libèration
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente
di complemento
4° Reggimento
Alpini
nel 1940
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Uomo
di azione, oltre che di pensiero e di studi, mai arresosi al fascismo,
alimenta clandestinamente in terra valdostana la fiaccola della
resistenza passiva e quindi della ribellione armata, organizzando
fin dall’inizio la lotta partigiana, confermandosi capo indiscusso
del movimento di liberazione della Valle d’Aosta. Consapevole del
suo imminente arresto e conscio delle conseguenze, affronta il rischio
e rimane responsabilmente al suo posto. Catturato e sottoposto ad
atroci torture perché riveli i nomi e i piani dell’organizzazione,
non si piega, non si arrende e non parla, sopportando il martirio,
fino al supremo sacrificio, con serena fermezza e lucido eroismo,
destando l’ammirazione dei suoi stessi aguzzini. Altissimo esempio
per tutti i combattenti della Valle d’Aosta di cosciente coraggio
e di fede indomabile negli ideali di giustizia e libertà.
Aosta,
19 maggio 1944
Note
biografiche aggiornate:
Dopo
aver frequentato le scuole medie presso il Piccolo Seminario di
Aosta, diventa strenuo difensore dei principi della “patrie valdotaine”
(patria valdostana) a difesa delle tradizioni e istituzioni della
Valle. Osteggiata dal regime, l’associazione divenne clandestina
ed i suoi aderenti perseguitati. Nonostante l’impegno “politico”
riesce, nel 1927 a ventuno anni, a laurearsi in legge. Nell’anno
precedente era stato chiamato alle armi e dopo il corso di allievo
ufficiale di complemento e promosso sergente allievo uffiale viene
lasciato in congedo per motivi di studio. Ripresa la vita civile
divenne segretario comunale a Valsavaranche ed a Cogne poi apre
uno studio di notaio ad Aosta. Nominato sottotenente di complemento
nel dicembre 1939 viene comunque lasciato in congedo.Richiamato
alle armi nel settembre 1940 svolge il prescritto serviziodi prima
nomina nel 4° Rgt. Alpini. Nel febbraio 1943 viene nuovamente
richiamato alle armi fino al 25 luglio. Con l’armistizio dell’8
settembre 1943 organizzò la lotta partigiana in Valle d’Aosta e
divenne il capo del Movimento di Liberazione. Arrestato il 18 maggio
1944 fu barbaramente seviziato e, nell’estremo tentativo di strappare
preziose informazioni, gli condussero davanti la moglie, anche lei
arrestata, ed alla sua presenza ebbe soltanto la forza di sussurrare
in valdostano “ Non ho parlato, Celeste”.
(essendogli
stata conferita la Medaglie d’Oro in data successiva al 1965, il
suo nominativo non compare nel libro le Medaglie d’Oro al valor
Militare - Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma
1965)
Le
note biografiche sono tratte da varie pubblicazioni consultate.
note
biografiche aggiuntive inserite il 15 ottobre 2010, pervenute
da Alessandro Celi, direttore de "L'Alpin Valdoten", organo
della Sezione ANA Valle d'Aosta, tratte dal foglio matricolare o
stato di servizio redatto dal Regio Esercito Italiano. Queste note
sono corredate da altre notizie aggiuntive tratte dal suo curricolo
civile.
*L'1
settembre 1926 è allievo ufficiale di complemento presso
la Scuola di Bra.
*Il 15 dicembre 1926 è promosso caporale.
*Il 15 marzo 1927 è promosso sergente.
Negli anni Trenta supera il concorso di notaio e, dopo un periodo
in altre località della Valle e del Canavese, si stabilisce
ad Aosta con la famiglia.
*L'1 novembre 1940 nominato sottotenente con anzianità 1
gennaio 1940, bollettino ufficiale pag. 8217, anno 1940 dispensa
76.
*Ha giurato fedeltà alla Patria il 16 settembre 1940 a Prè-Saint-Didier
(dove svolge servizio di prima nomina nel 4° Rgt. Alpini).
Posto in congedo illimitato provvisorio fino alla fine di febbraio
1943, quando viene richiamato e assegnato all'Ufficio Censura posta
militare di Milano, dal quale viene inviato in servizio a Chambéry.
A Chambèry stringe contatti con la Resistenza locale, soprattutto
dopo il 25 luglio 1943 (data in cui si trova ad Aosta, sembra).
L'8 settembre sfugge alla cattura e viene ospitato da un sacerdote
savoiardo, rientra poi in Valle a piedi e riprende l'attività
di notaio, costituendo, nel frattempo, il primo Comitato valdostano.
Arrestato il 18 maggio 1944 e torturato, muore durante la notte
successiva.