Chiampo
Pietro
nato
nel 1914 a Perosa Argentina (Torino)
Tenente
in servizio permanente effettivo
9° Reggimento
Alpini
Battaglione
“L’Aquila”
143ª
Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
In
una giornata di dura e cruenta lotta, rimasta la compagnia priva
di ufficiali, ne assumeva il comando, riordinava i superstiti guidandoli
all’attacco delle posizioni che il nemico, molto superiore in forze,
era riuscito ad occupare. Per tre volte, trascinava i suoi uomini
al contrattacco con slancio ed ardimento, per tre volte l’avversario
ricacciato, rinnovava i suoi furiosi contrattacchi. Nel corso dell’aspra
ed alterna vicenda, durante la quale riusciva a catturare varie
armi automatiche, benché ferito, rimaneva coi propri alpini, mantenendone
integro, con l’esempio, l’ardore combattivo e li guidava, poi, per
la quarta volta, ad un ultimo disperato contrassalto. Colpito di
nuovo e mortalmente, mentre veniva trasportato al posto di medicazione,
con stoica fermezza, pronunciava elevate parole di fede nella vittoria
rammaricandosi soltanto di dover abbandonare la lotta.
Monte
Chiarista-Fratarit (Fronte greco), 23 dicembre 1940
Note
biografiche:
diplomato
ragioniere a Pinerolo, veniva ammesso nel dicembre 1932 alla Scuola
allievi ufficiali di complemento di Spoleto e nel giugno 1933 era
promosso sottotenente assegnato al 63° reggimento fanteria. Congedato
nel febbraio 1934, veniva richiamato nel marzo 1935 e trasferito
a sua domanda al Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenaica. L’anno
seguente, partiva per l’Africa Orientale imbarcandosi a Tobruk.
Destinato prima alla compagnia mitraglieri della XII Brigata in
Decameré e poi al XLIV battaglione “Eritrei Hanzim”, partecipava
alla campagna etiopica fino al febbraio 1937, epoca del suo rimpatrio.
Passato effettivo nel maggio successivo in seguito ad esami sostenuti
all’Accademia Militare di Modena, veniva trasferito al 4° reggimento
alpini dove, nel maggio 1939, conseguiva la promozione a tenente.
L’inizio delle ostilità, nel giugno 1940, lo trovava al comando
di una compagnia al fronte occidentale. Rientrato al deposito dopo
l’armistizio con la Francia, nel dicembre era destinato al 9° alpini
operante sul fronte greco-albanese.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)