Chiaradia
Dario
nato
nel 1901 a Caneva (Udine)
Capitano
di complemento
8° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Cividale”
Comandante
20ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Volontario
nella campagna di Grecia chiedeva insistentemente di poter partire
per la Russia al comando di una compagnia alpina. Animatore di uomini
sapeva forgiare il suo reparto al suo entusiasmo, alla sua fede,
alla sua ansia di combattere per la maggior gloria di Italia. Durante
violentissimo attacco nemico, vista cadere in mano avversaria una
quota di vitale importanza per il nostro schieramento, raccolti
parte degli uomini del suo reparto, decisamente si lanciava al contrassalto,
incurante del micidiale fuoco di armi automatiche, di mortai e di
artiglierie avversarie, risalendo alla testa dei suoi alpini, galvanizzati
da tanto esempio, la martoriata quota, strappandola al nemico. Per
più ore si faceva animatore dell’eroica difesa della posizione contro
la violenta reazione del nemico, alpino tra i suoi alpini, ai quali
infondeva il suo spirito aggressivo, il suo cosciente sprezzo del
pericolo, la sua tenacia, la sua incrollabile volontà di vittoria.
Il giorno successivo ritornava rinnovando le epiche gesta del giorno
precedente all’assalto della medesima quota riuscendo nuovamente
a conquistarla. Colpito mortalmente con la visione del nemico in
fuga, rifiutava ogni soccorso preoccupandosi soltanto della sorte
dei suoi alpini per i quali aveva ancora nobili parole di incitamento,
di ardente fede. Magnifica figura di eroico soldato d’Italia.
Quota
Cividale sul Nowo Kalitwa (Fronte russo), 4-5 gennaio 1943
Note
biografiche:
Dalla
Scuola allievi ufficiali di complemento del Corpo d’Armata di Verona,
uscì sottotenente il 10 agosto 1922 e assegnato all’8° reggimento
alpini venne congedato nel marzo 1923. Conseguiti l’abilitazione
magistrale e il diploma di segretario comunale, resse per molti
anni l’ufficio di vice segretario del comune di Sacile. Entrata
l’Italia nell’ultimo conflitto mondiale, si sottopose ad un intervento
chirurgico pur di essere richiamato e il 6 aprile 1941, col grado
di capitano, fu assegnato al battaglione “Cividale” dell’8° alpini
che raggiunse in Albania. Rimpatriato col reparto l’anno dopo, nell’agosto
1942 partiva col reggimento per la Russia al comando della 20ª compagnia.
Ferito il 5 gennaio 1943, decedeva all’ospedale di Rossosch il giorno
dopo.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)