Chilesotti
Giacomo
nato
nel 1912 a Thiene (Vicenza)
Partigiano
combattente
C.te
Formazione partigiana “Pasubio”
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente
di complemento
Genio
Alpino
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Anima
ardente di patriota, ebbe larga schiera di giovani seguaci dal suo
entusiasmo trascinata nella santa e cruenta lotta delle liberazione
della Patria. Dai Berici all’Altopiano di Asiago fu condottiero
valoroso e le cinque Brigate partigiane da lui organizzate e da
lui fieramente addestrate, rifulsero per indomito valore in numerose
azioni di guerriglia e sabotaggio. Durante le radiose giornate insurrezionali
si infiltrava arditamente fra le colonne tedesche portando lo scompiglio
nelle file nemiche. Catturato e condannato alla fucilazione, affrontava
con eroico stoicismo il plotone di esecuzione e le sue ultime parole
furono di incitamento ai compagni a perseverare nella lotta. All’alba
dell’agognata vittoria il piombo nemico stroncava la sua eroica
esistenza. Fulgido esempio di coraggio, di mirabile forza d’animo
e di combattente.
Sandrigo,
28 aprile 1945
Note
biografiche:
Laureato
in ingegneria meccanica e navale. Chiamato alle armi nel gennaio
1941 ed arruolato nel 4° reggimento genio, prestò servizio per qualche
tempo all’Istituto Geografico Militare col grado di sergente. Inviato
nell’agosto 1942 al corso allievi ufficiali di Pavia e nominato
sottotenente nel gennaio 1943, fu assegnato alla compagnia artieri
del 4° reggimento genio allora in Africa Settentrionale. Dopo la
battaglia di El Alamein, ritornò al deposito reggimentale dove si
trovava alla data dell’armistizio. Rifugiatosi nell’alto Vicentino
organizzò le prime bande partigiane, e con esse, nella primavera
del 1944, costituì la Brigata “Mazzini”. Di poi organizzò e costituì
altro gruppo di Brigate con le quali, all’inizio del 1945, dette
vita alla Divisione alpina “Ortigara” di cui divenne comandante
col grado di tenente colonnello. Nella fase finale della lotta,
avventuratosi con soli due gregari fra le colonne nemiche in ritirata,
fu riconosciuto e catturato.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)