Curotti
Silvestro
nato
nel 1920 a Domodossola (Novara)
Partigiano
combattente
Divisione
“Beltrami”
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Artigliere
Alpino
1° Reggimento
Artiglieria Alpina
Gruppo
“Aosta”
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Subito
dopo l’armistizio militava nelle formazioni partigiane dell’Ossola
e poi in quelle di Vallestrona distinguendosi per valore e per capacità
ed ottenendo il comando di un plotone di arditi sabotatori. Sorpreso
nel corso di una azione da un’ottantina di SS. Germaniche, con calma
e decisione riusciva a disimpegnare i suoi uomini, salvando il prezioso
materiale di sabotaggio da poco aviolanciato. Per questo fare si
attardava per coprire con il fuoco la ritirata. Tagliato fuori
e serrato da presso si chiudeva in un casolare resistendo per quattro
ore respingendo ripetuti inviti di resa. In mezzo all’incendio,
provocato da nutrito tiro di mortai, lanciava le ultime bombe a
mano e dopo aver risposto alla reiterata intimazione: “ I patrioti
muoiono ma non si arrendono”, con l’ultimo colpo della sua pistola
si dava la morte prima di cadere prigioniero. L’eroico contegno
del valoroso partigiano si imponeva anche al feroce nemico che concedeva
l’onore delle armi.
Oira
(Novara), 3 giugno 1944
Note
biografiche:
Giovane
sportivo e decoratore edile, chiamato alle armi, prese parte alle
operazioni di guerra svoltesi alla frontiera occidentale nel giugno
1940 come artigliere nel gruppo “Aosta” del 1° reggimento artiglieria
alpina. Dalla fine di aprile del 1941 partecipò col reparto alla
campagna jugoslava e alle successive operazioni di guerriglia nei
territori occupati. Dopo l’armistizio dell8 settembre 1943, rientrato
in Patria, raggiungeva una formazione partigiana della Divisione
“Beltrami”. Al comando di una squadra volante di arditi, si distinse
combattendo a Gravellona, a Celio e a Strona dove, bloccato in una
casa, riuscì a mettersi in salvo dopo aver ucciso tre militari tedeschi.
Poco tempo dopo, in identico episodio nella località Oira perdeva
la vita.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)