Curti
Stefanino
nato
nel 1895 a Imola (Bologna)
Capitano
in servizio permanente effettivo
2° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Val Varaita”
Comandante
221ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Preposto
con la sua compagnia di alpini alla difesa di una testa di ponte
di vitale interesse per le nostre truppe ripieganti, si votava con
indomito ardimento e strenua, accanita lotta, riuscendo ad arrestare
temporaneamente l’avversario soverchiante. Con un piccolo nucleo
di generosi superstiti contrattaccava ben tre volte un nemico grandemente
superiore di forze, e nella impari lotta trovava morte gloriosa.
Fulgido esempio di eroismo e di sentimento del dovere, spinto fino
al consapevole sacrificio di se stesso.
Vidor,
10 novembre 1917
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: Medaglia di Bronzo (Cucco di Pozza, 1916)
Di
famiglia piemontese, dalla Scuola Militare di Modena uscì pochi
giorni dopo l’inizio della nostra guerra, sottotenente nel 1° reggimento
alpini, che raggiunse in Carnia. Nel 1916 fu promosso tenente meritandosi
quasi subito un encomio solenne ed una Medaglia di Bronzo e riportando
grave ferita ad una gamba. Guarito, ritornò in guerra e venne promosso
capitano nel 2° reggimento alpini del quale fu prode comandante
della 221ª compagnia (battaglione “Val Varaita”). Altri due suoi
fratelli fecero olocausto della loro vita in guerra. Sul luogo ove
eroicamente cadde l’eroico capitano Stefanino Curti per interessamento
del Comitato di Torino del Gruppo Medaglie d’Oro sarà eretto un
cippo dall’Ufficio Centrale Cura ed Onoranze Salme Caduti in guerra
di Udine, che fino a poco tempo fa (1925) era diretto dal colonnello
commendatore Vincenzo Paladini cola valida collaborazione del maggiore
Giannino Antona Traversi.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Torino 1925)