Del
Din Renato
nato
nel 1922 ad Auronzo (Belluno)
Sottotenente
in servizio permanente effettivo
Partigiano
combattente
Gruppo
“Osoppo e Friuli”
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente
in servizio permanente effettivo
8° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Gemona”
70ª Compagnia
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Subito
dopo l’8 settembre iniziava decisamente la lotta partigiana. Compiva
numerosi e rischiosi atti di sabotaggio, meritando in breve tempo
il comando della 1ª banda di montagna del Gruppo Divisioni d’Assalto
“Osoppo-Friuli”. Allo scopo di fare insorgere Tolmezzo, fortemente
presidiata dal nemico, con soli 12 partigiani irrompeva di notte
nella città aprendosi la strada a colpi di mitra e bombe a mano.
Con audacia temeraria attaccava la caserma. Colpito mortalmente
cadeva a terra, ma ancora non domo, si rialzava gridando “Viva l’Italia!,
Osoppo avanti!” finché una nuova raffica ne stroncava l’eroica vita.
Tolmezzo,
26 aprile 1944
Note
biografiche:
Figlio
di ufficiale degli alpini, conseguiva la maturità classica nel Collegio
Militare di Milano, entrava alla Scuola Militare di Modena e nel
marzo 1943 era nominato sottotenente in servizio permanente effettivo.
Dopo aver frequentato il corso d’applicazione veniva assegnato nell’agosto
successivo al battaglione “Gemona” dell’8° alpini della Divisione
“Julia” dove assumeva il comando di un plotone della 70ª compagnia.
Dopo l’8 settembre 1943, fu tra i primi a raggiungere le formazioni
partigiane su monti del Friuli e al comando di una banda del Gruppo
Divisioni “Osoppo-Friuli” si distinse a Plastichis e nella zona
di Morsano al Tagliamento. Raggiunta Pielungo nelle prealpi carniche,
decise con supremo sprezzo della vita di attaccare in Tolmezzo il
forte presidio tedesco; ma travolto nel combattimento, cadde da
prode. Iscritto nella facoltà di scienze politiche a Padova, gli
venne conferita da quella Università la laurea “ad honorem” alla
memoria.
(n.d.r:
aggiuntiva: sua sorella Paola, classe 1923, partigiana nella stessa
formazione, era stata decorata vivente, di Medaglia d’Oro al valor
militare.)
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)