D’Eramo
Italo
nato
nel 1906 a Lamia (Grecia) da famiglia originaria di Rocca di Mezzo
(L’Aquila)
Tenente
di complemento
1° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Pieve di Teco”
Compagnia
Comando
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Ufficiale
informatore di reggimento alpini, durante sanguinoso combattimento
sostenuto con spiccato ardimento, caduti la maggior parte dei suoi
uomini, assumeva d’iniziativa il comando di un plotone di formazione
ed accorreva nel folto della mischia contrassaltando valorosamente
il nemico. Ferito al torace, rifiutava di abbandonare i suoi alpini
e fattosi adagiare su una slitta così partecipava ai successivi
aspri combattimenti sostenuti dal reggimento durante dodici giorni
di ripiegamento per tentare di sfuggire all’accerchiamento nemico.
Attaccato il suo plotone da forze preponderanti, rifiutava sdegnosamente
di arrendersi e, imbracciato il suo fucile automatico, continuava
a sparare fino a che cadeva crivellato dai colpi. Luminoso esempio
di stoica fermezza.
Fronte
russo, 17-28 gennaio 1943
Note
biografiche:
Allievo
sottufficiale nel 2° reggimento alpini nel 1926, con promozione
a sergente nell’ottobre 1927, fu assegnato al battaglione “Ceva”
del 1° alpini dal quale venne congedato nel dicembre 1928. Impiegato
come geometra presso l’Ufficio tecnico del comune di Genova, nel
febbraio 1941 fu richiamato a domanda col grado di tenente e destinato
al battaglione “Pieve di Teco”. Comandato prima a prestare servizio
presso l’Ufficio censura di Milano, nel settembre rientrò al reggimento
e il 25 luglio del 1942 partì per la Russia.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)