D’Incau
Solideo
nato
nel 1915 a Sovramonte (Belluno)
Caporalmaggiore
7° Reggimento Alpini
Battaglione
“Feltre”
65ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Comandante
di squadra mitraglieri a presidio di una posizione avanzata attaccata
da forze soverchianti nemiche e battuta da violento fuoco di artiglieria
e mortai, visto cadere il suo ufficiale, non desisteva dal falciare
con la sua arma il nemico, incitando i camerati alla resistenza
con la parola e con l’esempio. Dopo ripetuti assalti, valorosamente
ributtati, veniva circondato dal nemico ed invitato ad arrendersi.
Benché ferito alla testa, rifiutava la resa e persisteva nella lotta
accanita. Sopraffatto, prima di cadere nelle mani dell’avversario,
in un supremo atto di virile prontezza, smontava la sua mitragliatrice
e la rendeva inservibile al nemico. Fatto prigioniero e volendo
il nemico costringerlo a rimontare l’arma, preferiva la morte a
tanta ignominia, cadendo colpito da colpi di baionetta vibratigli
con selvaggio furore dall’avversario. Fulgido esempio di alto senso
del dovere, di profondo amore di Patria, di sublime sacrificio.
Vendrescia
(Fronte greco), 13 febbraio 1941
Note
biografiche:
Muratore
e contadino di mestiere, si presentava nell’ottobre 1936 al 12°
reggimento alpini per il servizio di leva e assegnato al battaglione
“Belluno” passava nell’anno successivo al battaglione “Feltre” del
7° alpini. Collocato in congedo col grado di caporale nel 1937,
veniva richiamato nel maggio 1940 ed assegnato alla 65ª compagnia
mitraglieri del suo vecchio battaglione “Feltre” mobilitato partecipava,
dopo l’entrata in guerra dell’Italia, alle operazioni militari sul
fronte alpino occidentale meritandosi un encomio solenne. Promosso
caporalmaggiore nel settembre, tre mesi dopo, il 24 novembre, partiva
per l’Albania.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)