Di
Prampero Artico
nato
nel 1907 ad Milano
Tenente
di complemento
8° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Val Tagliamento”
Comandante
212ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Comandante
di una compagnia alpina, in numerose difficili azioni, con sereno
ardimento e fede incrollabile sapeva trasfondere nei suoi alpini
il più ardito spirito aggressivo. Durante un violento attacco nemico,
benché ferito al viso, rifiutava ogni cura per rimanere alla testa
del reparto dove più ferveva la lotta. Solo quando l’attacco era
respinto si faceva medicare, ma non lasciava il comando della compagnia,
malgrado l’ordine del medico di entrare in ospedale. Avendo il nemico
ripreso l’attacco, ritornava in linea, ed ancora una volta, con
indomito coraggio e spirito di sacrificio, reso più evidente dal
sangue che gli arrossava le recenti bende, incitava i suoi alpini,
riuscendo con nobile esempio a galvanizzare la resistenza ed a respingere
l’avversario finché una granata ne stroncava la fulgida esistenza.
Valoroso combattente di due guerre, magnifica figura di eroico soldato.
Monte
Beshishtit (Fronte greco), 8-10 marzo 1941
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: Medaglia d’Argento (Spagna, marzo 1938), 3 Medaglie
di Bronzo (Spagna, marzo 1937 – Spagna, agosto 1937 – Albania, gennaio
1941)
Appartenente
a nobile famiglia di origine friulana, conseguita la laurea in scienze
economiche e sociali a “Cà Foscari” in Venezia, fu ammesso nel gennaio
1930 alla Scuola allievi ufficiali di complemento a Milano. Nominato
sottotenente nell’8° reggimento Alpini nel luglio successivo, in
febbraio del 1931 fu congedato. Promosso tenente nel 1935, nel gennaio
1937, messo a disposizione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale
col grado di capomanipolo, partì volontario per la Spagna comandante
della compagnia arditi dell’XI gruppo Camice Nere “Liuzzi”. Rimpatriato
nel novembre 1938, l’anno dopo, in marzo, rientrò all’8° alpini
col quale prese parte nell’aprile seguente alle operazioni di sbarco
e di occupazione dell’Albania. Dopo un anno trascorso in Italia
in licenza straordinaria, tornava in Albania alla vigilia dell’entrata
in guerra dell’Italia ed assumeva il comando della 212ª compagnia
del battaglione “Val Tagliamento”.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)