Frugoni
Alessandro Pietro
nato
nel 1910 a Brescia
Capitano
di complemento
6° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Val Chiese”
Comandante
Compagnia Comando
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Comandante
di compagnia di un battaglione, già duramente provato ed impegnato
in sanguinosissimo combattimento contro forze soverchianti, attaccava
con indomito e insuperabile ardimento un munito caposaldo. Incurante
della violenta reazione, insisteva nella cruenta lotta che protraeva
all’arma bianca, fino a giungere primo fra i primi sulle posizioni
tenacemente contese. Impareggiabile animatore, benché ferito mortalmente,
incitava i suoi eroici alpini superstiti a strenua lotta al grido:
“Avanti in nome dell’Italia”, riuscendo col sacrificio estremo a
spezzare il cerchio nemico e ad aprire ai più la via della salvezza.
Leggendaria figura di fiero combattente che perpetuerà le gloriose
tradizioni del battaglione “Val Chiese”.
Fronte
russo, 26 gennaio 1943
Note
biografiche:
Studente
in legge all’Università di Padova venne chiamato alle armi nel luglio
1931 e dopo aver frequentato a Milano il corso allievi ufficiali
della specialità alpini, ottenne la nomina a sottotenente alla fine
dello stesso anno. Prestò servizio di prima nomina nel battaglione
“Tirano” del 5° reggimento alpini e fu congedato nel 1933. Conseguita
la laurea in giurisprudenza, dedicò poi la sua attività di professionista
nello studio paterno a Brescia. Richiamato col grado di tenente
alla fine del 1940 nel 6° alpini, partì poco dopo per l’Albania
dove prese parte alle operazioni di guerra svoltesi sul fronte greco.
Rimpatriato nel luglio 1941 e promosso capitano, fu per qualche
tempo al Comando della 2ª Divisione alpina “Tridentina” per ritornare,
in novembre, al reggimento dove assumeva il comando di una compagnia
del battaglione “Val Chiese”. Alla fine di luglio del 1942, partiva
per la Russia. Ferito gravemente a Nikolajewka, il 26 gennaio 1943,
rifiutava il posto offertogli dal suo colonnello nella propria slitta
perché fosse assegnato ad altro ferito meno grave.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)