Gerbolini
Andrea
nato
nel 1913 a Sanremo (Imperia)
Tenente
di complemento
1° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Pieve di Teco”
8ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Ufficiale
di elevate virtù militari e patriottiche, valoroso reduce della
guerra greco-albanese. Durante il ripiegamento dal Don, effettuatosi
in condizioni di clima particolarmente avverse, dava ammirevole
esempio di spirito di sacrificio prodigandosi oltre ogni dire per
tenere sollevato l’animo dei suoi alpini. Dopo una estenuante marcia
notturna, attraverso campi di neve guidava con rara perizia e capacità
la compagnia, della quale era comandante interinale, nell’attacco
di una solida posizione nemica. Incurante della violenta reazione
di fuoco, piombava sui difensori travolgendoli. Nella notte successiva,
alla testa dei suoi alpini, che da lui traevano anima e forza, disperdeva
con incontenibile impeto, agguerrite forze che avevano sferrato
un improvviso e furioso attacco alla colonna con la quale si trovava
in movimento. Rimasto isolato col suo plotone durante una successiva
azione contro un villaggio fortemente presidiato, benché minorato
per congelamento agli arti inferiori, opponeva estrema disperata
resistenza al soverchiante avversario, animando gli alpini col suo
indomito valore, finché cadeva colpito gravemente. In conseguenza
della ferita decedeva in prigionia serbando la serenità dell’eroe.
Fronte
russo, 17-25 gennaio 1943
Note
biografiche:
Iscritto
nella facoltà di medicina e chirurgia nell’Università di Torino,
fu ammesso quale allievo ufficiale alla Scuola di Bassano nell’agosto
1939. Nominato sottotenente di complemento negli alpini e destinato
al 1° reggimento, partecipò nel giugno 1940 alle operazioni di guerra
sul fronte occidentale con l’8ª compagnia mitraglieri del battaglione
“Pieve di Teco”. Trattenuto alle armi, passò poi col reparto sul
fronte greco-albanese dove combatté dal dicembre 1940 all’aprile
1941. Rientrato in Italia, l’anno dopo in maggio fu promosso tenente
e in agosto partì per la Russia. Ferito e raccolto sul campo dal
nemico il 25 gennaio 1943, decedeva pochi giorni dopo in prigionia
di guerra.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)