Giacomini
Giovanni
nato
nel 1921 ad Ascoli Piceno
Sergente
di complemento
3° Reggimento
Artiglieria Alpina
Gruppo
“Udine”
17ª Batteria
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Capo
pezzo, durante aspro combattimento, incurante del grave pericolo
derivante dal fatto che le fanterie erano riuscite a stringere dappresso
la sua batteria ed avevano aperto un violento fuoco di mitragliatrici
e mortai, rimaneva sereno ed impavido, mantenendo efficiente l’azione
del pezzo ed infondendo col suo contegno calma e fiducia nei suoi
dipendenti. Caduti feriti il comandante e il sottocomandante della
batteria, vista ormai l’assoluta impossibilità di ogni ulteriore
resistenza, faceva ripiegare i serventi salvando i congegni più
vitali ed importanti del materiale. Dopo essersi quindi assicurato
che i suoi uomini fossero in salvo, imbracciato un fucile mitragliatore
e, ritornato al pezzo, apriva il fuoco allo scoperto sul nemico
ormai vicino. Con le armi in pugno, in un ultimo, disperato tentativo
di difesa del pezzo stesso, dando fulgido esempio di eroismo, di
abnegazione e di spirito di sacrificio, immolava la vita per la
Patria.
Chiaf
e Bunich (Fronte greco), 30 dicembre 1940
Note
biografiche:
A
diciotto anni, abbandonato il suo impiego, si arruolava volontario
quale allievo sottufficiale nel 2° reggimento artiglieria alpina.
Caporale dal 1° luglio 1939 e sergente dal 1° febbraio 1940, il
19 marzo successivo partiva per l’Albania. Trasferito al gruppo
“Udine” del 3° artiglieria alpina Divisione “Julia”, partecipava
poi come capo pezzo della 17ª batteria alla campagna contro la Grecia.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)