Giammarco
Enrico
nato
nel 1896 a Sulmona (L’Aquila)
Tenente
Colonnello in servizio permanente effettivo
Divisione
“Cirene”
45° Reggimento
Artiglieria
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Capitano
in servizio permanente effettivo
2° Reggimento
Artiglieria Alpina
nel 1935
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Ufficiale
superiore di artiglieria, comandante di un reparto specialisti,
partecipava volontariamente alle più audaci ricognizioni, non esitando
ad esporsi ai più gravi pericoli, nell’attraversare frequentemente,
da solo, zone battute da mezzi corazzati nemici. Durante una azione
offensiva a grande raggio, giungeva tra i primi sulle posizioni
conquistate, guidando con ardita perizia le colonne avanzanti. Nel
corso di una violenta azione di bombardamento da parte di una numerosa
formazione aerea nemica, mentre con l’esempio della sua serenità
induceva i dipendenti già duramente provati, a fermo contegno, cadeva
mortalmente colpito. Conscio della fine imminente, ordinava a coloro
che accorrevano in suo aiuto, di provvedere prima agli artiglieri
feriti e suggellava, con nobili parole di incitamento e di fede,
la sua vita interamente dedicata al dovere ed alla Patria.
Fronte
della Marmarica, 28 giugno-17 settembre 1940
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: Medaglia Argento (M.te Pertica, 1918), Medaglia Bronzo
(Belpaggio, 1917), 2 Croce di Guerra (S. Daniele del Friuli, 1917
; Africa Orientale, 1936)
Dal
Collegio Militare di Napoli passava nel marzo 1916 all’Accademia
di artiglieria e genio in Torino, uscendone sottotenente d’artiglieria
il 30 novembre dello stesso anno. Destinato al 1° reggimento artiglieria
da montagna, due mesi più tardi, nel febbraio 1917, trasferito al
2° da montagna, raggiungeva il fronte, assegnato alla 55ª batteria.
Tenente nell’agosto 1917, fu promosso capitano nel settembre 1927,
e nell’aprile 1935 partiva volontario per l?africa Orientale. Trasferito
al Regio Corpo Truppe Coloniali dell’Eritrea, partecipava alla campagna
italo-etiopica segnalandosi nei fatti d’arme del Tembien, dell’Endertà,
dell’Amba Aradam e nella marcia su Gondar. Rimpatriato nel giugno
1937 e promosso maggiore poco dopo, era trasferito al 45° reggimento
artiglieria della Divisione “Cirene” e destinato in Africa Settentrionale.
Frequentato poi il 2° corso per reparti speciali d’artiglieria presso
la Scuola di Nettuno nel marzo 1940, ritornò in Cirenaica alla vigilia
della seconda guerra mondiale. Fu promosso tenente colonnello con
provvedimento pubblicato dopo la morte.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)