Giaretto
Mario
nato
nel 1913 a Torino
Sergente
Maggiore di complemento
Divisione
Paracadutisti “Folgore”
186°
Reggimento Paracadutisti
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sergente
di complemento
3° Gruppo
Alpini “Valle”
Battaglione
“Val Pellice”
Compagnia
comando
nel 1941
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Assumeva
volontariamente il comando di un nucleo italiano di una pattuglia
mista di esplorazione notturna italo-germanica. Durante l’assolvimento
del suo compito, caduta la pattuglia in un’imboscata di forze motocorazzate,
rimasto gravemente ferito l’ufficiale germanico comandante la pattuglia,
ne assumeva il comando. Ordinava il ripiegamento e con sovrumano
coraggio rimaneva solo sul campo della lotta, a proteggere il ripiegamento
dei dipendenti; serenamente sicuro del suo sacrificio, allo scoperto,
in piedi, con preciso tiro del suo moschetto automatico teneva in
scacco per lungo tempo il nemico. Ferito, non desisteva, ma rimanendo
al suo posto continuava il fuoco, fino a che una raffica nemica
non lo abbatteva definitivamente. Da altra pattuglia uscita in suo
soccorso, venne trovata la salma crivellata di ferite, circondata
da molti cadaveri nemici. Fulgido esempio di suprema dedizione al
dovere, di altissimo spirito di sacrificio e di profondo sentimento
di cameratismo.
Quota
99 di Deir Alinda (Africa Settentrionale), notte dell’8 agosto 1942
Note
biografiche:
Lasciava
il mestiere di decoratore a Torino, per rispondere alla chiamata
alle armi il 6 aprile 1934. Destinato al 3° reggimento alpini veniva
collocato in congedo col grado di caporalmaggiore nel luglio 1936.
richiamato nel 1939 presso l’8° reggimento alpini, partiva il 16
ottobre di quell’anno per l’Albania conseguendo nello stesso giorno
il grado di sergente. Rimpatriato pochi mesi dopo, e congedato,
fu nuovamente richiamato nel gennaio 1941 ed assegnato alla compagnia
comando del battaglione “Val Pellice” del 3° gruppo alpini “Valle”
operante in Albania. Nel luglio dello stesso anno ottenne di passare
nella specialità paracadutisti e, frequentato a Viterbo l’apposito
corso, conseguì la nomina nell’ottobre successivo. Promosso sergente
maggiore e trasferito al 186° reggimento paracadutisti della Divisione
“Folgore”, partì il 15 luglio 1942 per l’Africa Settentrionale.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)