Giavitto Ugo
nato
nel 1920 a Tarcento (Udine)
Sergente di complemento
8° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Val Tagliamento”
278ª
Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Comandato presso una base arretrata insistentemente chiedeva ed otteneva di raggiungere il proprio reparto in linea ove più volte assolveva volontariamente arditi compiti di esplorazione. Accortosi che una casa adibita al ricovero di alcuni feriti della sua compagnia era stata colpita da tiro dei mortai avversari, si precipitava sul luogo riuscendo a trarre in salvo i militari. Successivamente alla testa di un plotone si lanciava al contrassalto di una munita quota e dopo una cruenta lotta a colpi di bombe a mano contribuiva validamente alla riconquista della posizione. Nei violenti combattimenti del giorno seguente, caduto ferito l’unico ufficiale superstite della compagnia ne assumeva il comando ed animando i dipendenti resisteva tenacemente all’impeto di forze soverchianti. Gravemente ferito ad una coscia rifiutava ogni soccorso per non lasciare il reparto duramente impegnato, e dopo sommaria medicazione riprendeva la lotta resa più cruenta dai ripetuti attacchi nemici. Caduti i serventi di una mitragliatrice raggiungeva l’arma rimasta inoperosa e da solo assicurava la continuità del fuoco, falciando con tiri precisi i reparti avversari avanzanti in massa. Colpito nuovamente ad un braccio rimaneva ancora al suo posto a sparare finché una raffica di mitragliatrice lo abbatteva sull’arma che aveva impiegata con tanto ardore.
Mali Topojanit (Fronte greco), 2 gennaio 1941
Note
biografiche:
Apprendista
meccanico, appena ultimati gli studi medi si arruolava volontario
nella specialità alpini ed ammesso alla Scuola Centrale di Alpinismo
di Aosta quale allievo sottufficiale, veniva promosso sergente nel
marzo 1939, destinato al battaglione “Tolmezzo” dell’8° alpini.
Sciatore e rocciatore scelto, era trasferito nell’ottobre successivo
al battaglione “Val Tagliamento” dislocato sulla frontiera orientale,
ove si trovava alla dichiarazione di guerra dell’Italia nel giugno
1940. Inviato il battaglione in Albania e lasciato la base di Bari,
non volle rassegnarsi alla vita tranquilla e poco tempo dopo, il
10 novembre, riusciva per via aerea a raggiungere il suo battaglione
già impegnato sul tormentoso fronte greco-albanese. Il 31 dicembre
dello stesso 1940, alla testa della 278ª compagnia si immolava sul
massiccio del Mali Topojanit.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)