Gigli Mauro
nato
nel 1969 a Sassari
Sottotenente in s.p.e.
32° Reggimento
Genio Alpini
Brigata Alpina Taurinense
Motivazione
della Medaglia d'Oro al valor militare "alla memoria":
Capo nucleo bonifica ordigni esplosivi improvvisati dalle straordinarie qualità umane e professionali, in missione di pace in Afghanistan, pur in turno di riposo si offriva di effettuare la neutralizzazione di un ordigno che metteva a repentaglio la sicurezza della popolazione civile e del personale militare. Dopo aver disarticolato un primo dispositivo, avvedutosi di una seconda trappola letale, senza indugio alcuno, accortosi dell'imminente pericolo, decideva di donare, gli ultimi momenti della sua vita per allontanare i presenti piuttosto che porre se stesso al riparo. Improvvisamente, mentre del personale riusciva a porsi in salvo, veniva investito dall'esplosione dell'ordigno, perdendo la vita. Fulgido esempio di coraggio e altruismo ispirati alle migliori tradizioni dell'Esercito.
Herat (Afganistan), 28 luglio 2010
Note
biografiche:
Di genitori originari dell'Umbria emigrati per motivi di lavoro a Sassari, era nato il 3 aprile 1969. Entrato giovanissimo nell'Esercito dal 21 giugno 1985 nel ruolo dei volontari in ferma biennale, aveva frequentato
il 60° Corso Allievi Sottufficiali presso la “Scuola Allievi Sottufficiali
di Viterbo”. Ha poi proseguito la carriera di sottufficiale fino
al grado di primo maresciallo, conseguito in data 1° gennaio
2005. Sposato con Vita Maria Biasco, di origini pugliesi, avevano due figli, Gianmauro e Marco (rispettivamente nel 2010, 19 e 7 anni n.d.r.). Dal 2006 risiedeva a Villar Perosa, Torino, sede del reparto dove prestava servizio come 1° maresciallo ed era qualificato operatore EOD/IEDD (bonifica residuati bellici e ordigni esplosivi improvvisati).
Aveva partecipato a numerose missioni: in Mozambico nel
1993 e 1994, in Albania nel 1999, in Bosnia nel 2000, in Kosovo
nel 2000, 2003 e 2005. Era già stato in Afghanistan nel 2004,
2007, 2008 e 2009, per poi essere di nuovo inviato in quel teatro
operativo il 28 marzo 2010. Era partito in missione e faceva parte della Task Force Genio inquadrata nel contingente italiano in Afghanistan. Nell'ambito dell'operazione era inquadrato in un dispositivo composto da 36 militari su 8 veicoli blindati Lince, uno dei quali in versione ambulanza. Mauro Gigli è stato promosso sottotenente il 27 luglio 2010 per meriti speciali. Il figlio maggiore Gianmauro, all'indomani del triste lutto e per onorare la memoria dell'eroico padre è entrato come volontario nell'Esercito ed ha chiesto espressamente di conseguire la specializzazione di geniere alpino artificiere presso lo stesso reparto del padre, il 32° Rgt. genio alpini.
La Medaglia d'Oro al valor militare è stata conferita con Decreto del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in data 5 aprile 2012.