Goi
Alberto
nato
nel 1916 a Habinghorst (Germania) poi residente in provincia di
Udine
Sergente
di complemento
8° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Gemona”
69ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Vicecomandante
di plotone di un caposaldo avanzato, dopo strenua resistenza contro
ripetuti attacchi nemici durante i quali veniva a mancare il comandante
di plotone, assumeva il comando dei pochi superstiti conducendoli
più volte all’attacco all’arma bianca. Ferito una prima volta rifiutava
la medicazione continuando ad incitare i suoi uomini che animati
dal suo esempio si battevano con tenace eroismo. Colpito una seconda
volta, all’invito del medico di farsi trasportare al posto di medicazione,
con esemplare stoicismo rispondeva: “Devo rimanere al mio posto
per vendicare la morte del mio comandante”. Accortosi che elementi
avversari stavano penetrando nel caposaldo, sprezzante di tutto,
si lanciava con pochi uomini contro il nemico riuscendo a respingere
l’infiltrazione. Nella cruenta azione immolava da eroe la sua giovane
esistenza per l’onore della Patria.
Selenj
Jar (Fronte russo), 16 gennaio 1943
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: Croce di Guerra (Fronte greco, 27 novembre 1940)
Assistente
edile, veniva chiamato alle armi il 31 marzo 1939 e, destinato al
battaglione “Gemona” dell’8° reggimento alpini, si imbarcava a Bari
il 25 giugno successivo per raggiungere il reparto dislocato in
Albania. Trattenuto in servizio e promosso caporale, partecipava
dal 28 ottobre 1940 alle operazioni di guerra sul fronte greco-albanese.
Ferito il 27 novembre e rimpatriato, riprese servizio presso il
LXIII battaglione scuola mobilitato nell’aprile 1941. Promosso sergente
dal 31 maggio 1942, ritornava al battaglione “Gemona”. Nominato
comandante di una squadra fucilieri della 69ª compagnia, partiva
per la Russia nell’agosto dello stesso anno.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)