Lordi
Roberto
nato
nel 1894 a Napoli
Generale
di Brigata Aerea della riserva
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente
in servizio permanente effettivo
2° Reggimento
Artiglieria da Montagna
nel 1916
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Dedicatosi
senza alcuna ambizione personale e per purissimo amor di Patria
all’attività partigiana, vi profondeva, durante quattro mesi di
infaticabile e rischiosissima opera, tutte le sue eccezionali doti
di coraggio, di intelligenza e di capacità organizzativa, alimentando
di uomini e di rifornimenti le bande armate, sottraendo armi ed
esplosivi destinati ai tedeschi, fornendo utili informazioni al
Comando alleato, sempre con gravissimo rischio personale. Arrestato
e lungamente torturato, nulla rivelò circa i propri collaboratori
e la propria attività ed affrontò serenamente la morte. Esempio
mobilissimo di completa e disinteressata dedizione alla causa della
libertà del proprio Paese.
Fosse
Ardeatine, 24 marzo 1944
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: Medaglia Argento (Cielo della Carnia e dell’Isonzo,
maggio 1916-ottobre 1917), Croce di Guerra (Cielo del Piave, agosto-novembre
1918), colonnello per Meriti di Guerra (1931)
Uscito
sottotenente d’artiglieria dall’Accademia di Torino nel gennaio
1916, raggiunse al fronte il 2° reggimento artiglieria da montagna.
Nello stesso anno, passò a domanda in aviazione e con l’89ª squadriglia
si distinse nei cieli della Carnia, dell’Isonzo e del Piave. Fu
poi in Libia dal dicembre 1918 all’ottobre 1919 e rimpatriato, prestò
successivamente servizio al 2° raggruppamento aeroplani da bombardamento
e alla base aeronautica di Brindisi. Promosso capitano nel 1923,
entrò a far parte dell’Arma Aeronautica costituitasi in quell’anno.
Maggiore dal 1926 e tenente colonnello dal 1928, l’anno dopo ritornò
in Cirenaica per assumere il comando di quell’aviazione. Rientrato
in Italia nel settembre 1933 col grado di colonnello, fu inviato
in Cina a capo di una missione di ufficiali istruttori, assolvendo
anche l’incarico di capo di Stato Maggiore dell’Aviazione cinese.
Promosso generale di Brigata e rimpatriato nel 1935, l’anno dopo
venne collocato a riposo d’autorità a soli 42 anni. Fu poi assunto
come dirigente del polverificio “Stacchini”. Dopo l’armistizio dell’8
settembre 1943 organizzò a sue spese bande armate operanti nelle
zone dei Monti Prenestini e di Alatri. Fu arrestato dalle “SS” tedesche
il 17 gennaio 1944, nel tentativo di strappare alla morte il direttore
dello stabilimento arrestato in sua vece. Decorato anche di una
Medaglia Argento al valor aeronautico, aveva conseguita la laurea
in ingegneria aeronautica presso il Politecnico di Torino nel gennaio
1923.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)