Magnani
Franco
nato
nel 1909 a Mede (Pavia)
Capitano
in servizio permanente effettivo
8° Reggimento
Alpini
Aiutante
Maggiore in 1ª
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – decorato vivente - :
Magnifica
figura di ufficiale e di combattente, già ripetutamente distintosi
per l’incrollabile fede e l’eccezionale sprezzo del pericolo – specie
in una difficile e delicata operazione di guerra precedente alla
cattura – durante la lunga prigionia sfidava a viso aperto minacce
e sevizie, punizioni e condanne, tenendo alto e immacolato il nome
di soldato e di italiano. impavido nell’affrontare mortali sofferenze,
tenace nel sopportarle, indomabile contro la persecuzione del nemico
e l’avverso destino, dava prova di elevate virtù militari ed esempio
sublime di incorruttibile onestà, di onore adamantino. Per il suo
dignitoso contegno di assoluta intransigenza con le leggi del dovere
guadagnò il martirio ai lavori forzati. Dimostrò così che si può
anche essere vinti materialmente e restare imbattuti, anzi vittoriosi,
sul campo dell’onore.
Guerra
di Russia, 1942-1954
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: trasferimento in servizio permanente effettivo per
meriti di guerra (Africa Orientale 1936-37); 2 Croci di Guerra (Gianabogò,
Etiopia, aprile 1936 – Sella di Gurè, Tripolitania, marzo 1937);
Medaglia d’Argento (Fronte greco, ottobre 1940), maggiore per meriti
di guerra (Fronte russo, dicembre 1942)
Diplomatosi
in ragioneria e frequentata la Scuola reclutamento allievi ufficiali
di complemento a Milano, venne nominato sottotenente nel giugno
1929 ed assegnato al 4° reggimento alpini. Richiamato a domanda
nel 1930 ed inviato in Tripolitania prestò servizio nel VI battaglione
libico e nel VII gruppo sahariano. Promosso tenente con anzianità
1° marzo 1935, dalla Libia partì per l’Africa Orientale con il 1°
reggimento di fanteria coloniale e partecipò al conflitto etiopico
al comando di un plotone mitraglieri. Rientrato con la Divisione
“Littorio” in Tripolitania nel luglio 1937, rimpatriò alcuni mesi
dopo e, con il trasferimento in servizio permanente effettivo, fu
destinato all’8° reggimento alpini della Divisione “Julia”. Nell’aprile
1939, al comando della 70ª compagnia del battaglione “Gemona”, sbarcò
in Albania e il 1° gennaio 1940, benché ancora tenente, venne chiamato
a ricoprire l’incarico di aiutante maggiore in 1ª dell’8° reggimento
alpini mobilitato. Il 28 ottobre dello stesso anno entrò in guerra
sul fronte greco-albanese al comando della compagnia d’assalto della
“Julia”, compagnia “Speciale” formata di elementi volontari scelti
da lui stesso. Gravemente ferito ad una gamba nel secondo giorno
di guerra rimpatriò nel novembre e, dopo una lunga degenza all’Istituto
“Rizzoli” di Bologna, riprese servizio al deposito dell’8° reggimento
alpini. Promosso capitano con anzianità 1° febbraio 1941, il 7 agosto
1942 partiva per la Russia al comando della 12ª compagnia del battaglione
“Tolmezzo”. Il 1° novembre veniva nuovamente nominato aiutante maggiore
in 1ª dell’8° reggimento alpini. Durante le marce di ripiegamento
dal Don cadeva, combattendo, in mano nemica il 22 gennaio 1943 a
Novo Georgewka coi pochi superstiti del reggimento. Dopo aver sopportato
11 lunghi anni di persecuzioni, condanne, carcere, lavori forzati
e campi di punizione, rimpatriò nel febbraio del 1954. Promosso
maggiore per meriti di guerra con anzianità 28 dicembre 1942 e poco
dopo tenente colonnello con anzianità 1° gennaio 1955, rientrò nel
ranghi della nuova “Julia” ove tenne il comando prima del battaglione
“Feltre” e poi del battaglione “Gemona” da lui ricostituito. Promosso
colonnello nell’ottobre 1956 comandò il 7° reggimento alpini prima,
poi la Scuola Militare “Nunziatella”. Promosso generale di Brigata
il 15 dicembre 1961 assume il comando della Brigata alpina “Taurinense”
e dall’ottobre 1964 venne trasferito al Comando Regione Militare
Nord Ovest. Deceduto a Torino il 1° marzo 1965 per incidente stradale.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)
( la M.O. Magnani Franco è deceduto a Milano il 1° marzo 1965)