Manci
Giannantonio
nato
nel 1901 a Trento
Partigiano
combattente
movimento partigiano trentino
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Capitano
di complemento
11° Reggimento
Alpini
nel 1941
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Educato
alla scuola dei sommi apostoli dell’irredentismo, fece suo il credo
che rese bello morire per la Patria. Animatore e trascinatore di
popolo, seppe fondere energie e volontà per la redenzione dell’Italia
da asservimenti e tirannidi. Nel nuovo risorgimento italiano, seguendo
gli ammaestramenti degli avi, prese il posto affidatogli dai martiri
che lo precedettero nel sacrificio. Vile delazione lo dava nelle
mani dei nemici che invano frugarono il nobile animo e piuttosto
che procurare ad essi la sadica gioia di vederlo lentamente morire,
dalla finestra della prigione si lanciava a capofitto nel vuoto
bagnando col sangue generoso la terra della Patria, che dal vermiglio
amplesso fu fecondata per le future glorie.
Bolzano,
6 luglio 1944
Note
biografiche:
Volontario
nella guerra 1915-18, si arruolò nell’agosto 1918 nei reparti metropolitani
in Libia. Inviato poi a Caserta alla Scuola allievi ufficiali di
complemento e nominato sottotenente, fu assegnato, nel maggio 1919,
al battaglione “Val Brenta” del 6° alpini. Congedato nel luglio
successivo e stabilitosi a Trento, si diplomava in ragioneria, e,
in seguito, dedicava la sua attività alla professione libera, assumendo
rappresentanze di varie ditte commerciali. Più volte richiamato
in servizio per istruzione, fu promosso tenente nel 1930 e capitano
nel 1940. Dal 1° marzo al 24 agosto 1941, prestò per l’ultima volta
servizio militare presso il deposito dell’11° reggimento alpini
in Trento. Dopo l’armistizio fu capo intrepido del movimento insurrezionale
nel trentino.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)