MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pagina aggiornata al 15 gennaio 2009

Marchisio Pietro

nato nel 1909 a Chiusa Pesio (Cuneo)
Capitano in servizio permanente
Partigiano combattente
C.te 2ª Brigata partigiana "Garibaldi"

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Capitano in servizio permanente
C.do Divisione Alpina “Taurinense”
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Capitano degli alpini in Jugoslavia, affrontava con immediata e risoluta determinazione antinazista la difficile situazione ambientale e politico-militare conseguita all’armistizio dell’8 settembre 1943, distinguendosi subito, e durante i primi quattro mesi di durissima lotta del suo reparto, per non comune ardimento e superiori doti di comando. Comandante volontario di brigata partigiana italiana, nel corso di un successivo tragico ciclo operativo, affrontava in condizioni disperate per perdite subite, fame, freddo e imperversare del tifo, con l’esempio e l’ascendente personali manteneva saldi la coesione degli animi e lo spirito combattivo della sua unità, che conduceva valorosamente in cruenti azioni. Durante la violenta offensiva tedesca, colpito da grave morbo, rifiutava di lasciare il comando onde affrontare situazioni gravissime, superando ogni giorno i limiti del dovere per condividere la sorte dei suoi soldati, cui fu esempio sovrumano di fermezza nel travaglio della lotta e di eccezionale statura morale nell’angoscia dell’incerto destino. Vinto nella carne martoriata, ma invitto nello spirito, trascinandosi in uno sforzo ultimo di suprema dedizione, trasse in salvo, combattendo, i resti della sua brigata, solo allora al fine stremato, soggiacendo a morte gloriosissima sul campo. Esempio luminoso di combattente e di eccelse virtù di comandante.

Montenegro- Sangiaccato-Bosnia, 9 settembre 1943-25 aprile 1944

Note biografiche:

Capitano presso il Comando della Divisione alpina “Taurinense”, che era dislocata nel Montenegro, fu tra i primi e più decisi ufficiali che, all’armistizio, si schierarono contro i tedeschi. Alla testa del suo reparto li combatté per quattro mesi fino a quando, esaurite le possibilità di resistenza nel Montenegro, i reparti della “Taurinense” furono costretti a disperdersi. Assunse allora il comando di un forte gruppo di alpini che costituì in brigata partigiana guidandoli e superando continui attacchi del nemico, con l’obiettivo, raggiunto, di collegare il suo reparto a quelli dell’Esercito popolare di liberazione jugoslavo.

(n.d.r: Con decreto del Presidente della Repubblica, il conferimento della massima ricompensa al valor militare porta la data del 28 gennaio 1972)

(essendogli stata conferita la Medaglia d’Oro in data successiva al 1965, il suo nominativo non compare nel libro - le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)

Le concise scarne note biografiche sono tratte da vari documenti consultati.