Maset
Pietro
nato
nel 1911 a Conegliano (Treviso)
Capitano
in servizio permanente effettivo
Partigiano
combattente
Comandante
5ª Brigata “Osoppo-Friuli”
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Capitano
in servizio permanente effettivo
8° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Tolmezzo”
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Valoroso
ufficiale dell’Esercito in s.p.e., animatore e trascinatore, fu
tra i primi ad organizzare il movimento partigiano del Friuli. Creò,
animò e comandò la V Brigata dell’Osoppo assurgendo a popolarità
per le sue gesta eroiche e per la sua perizia di comandante. Dopo
un violento rastrellamento effettuato dal nemico nel dicembre 1944
in Val Cellina, non volle abbandonare la montagna allo scopo di
ripristinare con i suoi uomini il completo dominio e vi trascorse
l’intero rigido inverno, assoggettandosi con eccezionale tenacia
a privazioni e a sofferenze che hanno dell’inverosimile. Attaccato
nuovamente da forse soverchianti si batté da eroe infliggendo al
nemico gravissime perdite finché colpito mortalmente in fronte,
cadde fulminato, tramandando la sua memoria alla leggenda.
Pian
Cavallo- Friuli, 12 aprile 1945
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: Medaglia Bronzo (Fronte greco, novembre 1940), tenente
in servizio permanente effettivo per meriti di guerra (Fronte greco,
dicembre 1940)
Insegnante
nelle suole elementari di Conegliano, assolse gli obblighi di leva
dal 1931 al 1933 nel 2° reggimento genio telegrafisti. Due anni
dopo,nel marzo 1935, richiamato per mobilitazione, fu inviato in
Eritrea col personale addetto alle stazioni radio fisse. Dall’ottobre
dello stesso anno partecipò al conflitto con l’Etiopia e nel marzo
1936 fu ammesso al corso allievi ufficiali di Saganeiti. Promosso
sottotenente di complemento nella specialità alpini, venne destinato
al 7° reggimento. Rimpatriato nell’aprile 1937 e congedato, fu nuovamente
richiamato nel marzo 1939 e con l’8° reggimento alpini partì per
l’Albania. Nel gennaio 1940 conseguì la promozione a tenente. Trasferito
sul fronte greco-albanese combatté dal 28 ottobre al 12 dicembre
del 1940 come comandante di un plotone mitraglieri e poi di una
compagnia del battaglione “Tolmezzo”. Rimpatriato per ferita, faceva
ritorno in Albania un anno dopo e nel marzo 1942 rientrò in Patria
col reparto. Nell’agosto successivo partì per la Russia. Ritornato
in Italia nel marzo 1943, e promosso capitano, alla dichiarazione
dell’armistizio si rifugiò sui monti della Carnia. Entrato a far
parte delle formazioni partigiane ebbe il comando della V Brigata
“Osoppo-Friuli” dal 1° febbraio 1944.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)