Micheletti
Andrea Giovanni
nato
nel 1924 a Cuneo
Partigiano
combattente
Divisione
autonoma “Alpi”
Brigata
“Corsaglia”
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Caporale
di complemento
2° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Dronero”
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Partigiano
di purissima fede e di eccelse virtù guerriere, combatteva sin dall’inizio
della lotta di liberazione con leonino coraggio, con grande perizia
e spirito di abnegazione, essendo sempre di esempio ai suoi uomini
e di prezioso ausilio ai suoi superiori. Tra le molti epiche imprese:
una missione in zona fortificata di frontiera brillantemente conclusa
nonostante le più gravi difficoltà di situazione e di ambiente;
una violenta reazione con un nucleo di ardimentosi ad un improvviso
attacco avversario ed un successivo sganciamento nel corso del quale
provvedeva al salvataggio da sicura cattura, in sella al suo cavallo
lanciato al galoppo, di un commilitone ferito; un aspro combattimento
in alta montagna durante il quale riusciva con eroica azione personale
a sottrarre da sicuro annientamento il suo reparto accerchiato ed
a salvare un partigiano gravemente congelato trasportandolo a spalla
per 15 ore di estenuante marcia attraverso montagne nevose ed insidiate
dal nemico. Catturato successivamente e sottoposto alle più crudeli
sevizie, manteneva durante una tormentata agonia contegno mirabile
e stoico, finché suggellava con il suo estremo sacrificio la più
incondizionata dedizione alla causa della libertà.
Regione
Roccarisa S. Anna (Cuneo), 24 marzo 1945
Note
biografiche:
Di
modesta famiglia, appena concluse le scuole elementari dovette mettersi
a lavorare come manovale. Divenuto maggiorenne entrò nei Vigili
del fuoco. Nel 1943 chiamato alle armi, prestò servizio di leva
nel battaglione “Dronero” del 2° reggimento alpini guadagnandosi
i galloni di caporale. Sorpreso dall’armistizio dell’8 settembre
scelse senza esitare la lotta partigiana in montagna. Divenuto ben
presto leggendario nelle valli del Cuneese non solo per l’imponente
mole e la forza fisica per le quali i compagni di lotta lo chiamavano
Tartan, ma soprattutto per il suo straordinario coraggio, dimostrato
in molteplici azioni, alcune delle quali sono citate nella motivazione
della massima ricompensa al valor militare conferitagli. Aggregatosi
da subito come semplice partigiano nella Brigata garibaldina “Curto”,
divenne poi comandante di distaccamento della Brigata “Val Corsaglia”
della Divisione autonoma “Alpi”.
(n.d.r.
con decreto del Presidente della Repubblica, il conferimento della
massima ricompensa al valor militare porta la data del 21 giugno
1971)
(essendogli
stata conferita la Medaglia d’Oro in data successiva al 1965, il
suo nominativo non compare nel libro – le Medaglie d’Oro al valor
militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma
1965)
Le
concise note biografiche sono tratte da varie pubblicazioni consultate.