Rampini
Guido
nato
nel 1898 a Pinerolo (Torino)
Tenente
Colonnello in servizio permanente effettivo
Comando
8ª Armata
in servizio
di Stato Maggiore
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Maggiore
in servizio permanente effettivo
1° Gruppo
Alpini “Valle”
Comandante
Gruppo Artiglieria Alpina “Tagliamento”
nel 1942
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Tenente
colonnello in servizio di Stato Maggiore, capo del servizio informazioni
d’armata, nell’imminenza dell’arrivo di soverchianti forze corazzate
tedesche si offre di organizzare una rete occulta in collegamento
con gli Alleati. Autorizzato e fornito di mezzi, si butta febbrilmente
al lavoro ideato, organizzandolo fra rischi, sofferenze, pericoli,
disagi, sempre con animo lieto, viva intelligenza, indomabile volontà,
guidato dall’entusiasmo di offrirsi, dalla fede del sano patriottismo,
sua religione, fino all’offerta di sé, fa del sacrificio un dovere,
del pericolo una gioia pur di riuscire, e riesce. Tradito, assume
con generosità leggendaria la responsabilità di tutte le imputazioni
dei compagni. E li salva, offrendosi solo purissimo martire al piombo
nemico che affronta con freddezza che intimidisce i carnefici. Simbolo
puro del dovere, fulgido eroe dell’idea, martire generoso delle
barbarie. L’anima è in cielo, la memoria nel cuore degli italiani
degni del nome della Patria.
Bergamo,
8 marzo 1945
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: Croce di Guerra (Spagna, dicembre 1938-luglio 1939)
Partecipò
appena diciannovenne alla prima guerra mondiale col grado di aspirante
ufficiale nel 1° reggimento artiglieria da montagna. Nell’ottobre
1917 cadde prigioniero e rientrò in Italia nel gennaio 1919. Promosso
sottotenente con anzianità 1918 e tenente nel maggio 1919, conseguiva
la nomina ad effettivo nel 1921 nel 14° artiglieria pesante campale.
Dal 1923 al 1926 prestò servizio in Somalia nel Regio Corpo Truppe
Coloniali e dal 1927, destinato in Albania, fu istruttore e insegnante
presso la Scuola allievi ufficiali di artiglieria dell’Esercito
albanese. Lasciò l’Albania nel 1931 perché ammesso a frequentare
il 61° corso della Scuola di guerra. Col grado di capitano conseguito
nel 1933 fu assegnato nel 1934 al Comando del Corpo d’Armata della
Sardegna. Nel 1936 fu al 2° reggimento artiglieria alpina, poi,
dopo un breve periodo al Comando del Corpo di Stato Maggiore, passò
al servizio di Stato Maggiore e fu inviato in Spagna addetto al
Comando della Divisione “Frecce Azzurre” dal dicembre 1938. Assegnato
nel luglio 1939 al servizio informazioni presso lo Stato Maggiore
vi rimaneva fino al luglio 1941. Promosso maggiore assumeva il comando
del gruppo “Aosta” del 1° reggimento artiglieria alpina; poi il
comando del gruppo “Tagliamento”, del 1° gruppo alpini “Valle”.
Ultimato il periodo di comando di reparto, nel giugno 1942 partiva
per la Russia col grado di tenente colonnello di Stato Maggiore
capo del servizio informazioni del Comando dell’8ª Armata. Rientrò
in Italia col suo comando nel 1943 e fu nominato capo dell’Ufficio
informazioni del Comando del Corpo di Stato Maggiore. Da Padova,
dove si trovava alla data dell’armistizio, si trasferì a Torino
incaricato di organizzare e dirigere una vasta rete di informazioni.
Scoperto ed arrestato fu tenuto a lungo in carcere in Germania ed
in Italia. L’8 marzo veniva fucilato a Bergamo nella caserma Seriate.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)