Reginato
Enrico
nato
nel 1913 a Treviso
Tenente
Medico di complemento
4° Reggimento
Alpini
Battaglione
Sciatori “M.te Cervino”
1ª Compagnia
Sciatori
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – decorato vivente - :
Ufficiale
medico di battaglione alpino già distintosi per attaccamento al
dovere e noncuranza del pericolo sul campo di battaglia, per oltre
undici anni di prigionia fu, quale medico, apostolo della sua umanitaria
missione e, quale ufficiale, fulgido esempio di fiero carattere,
dirittura morale, dedizione alla Patria lontana ed al dovere di
soldato. Indifferente al sacrificio della propria vita, si prodigò
instancabilmente nella cura dei colpiti da pericolose forme epidemiche
fino a rimanere egli stesso gravemente contagiato. Con mezzi di
fortuna che non gli offrivano le più elementari misure precauzionali,
non esitò ad affrontare il pericolo delle più gravi infezioni, pur
di operare ed alleviare le sofferenze dei malati e dei feriti affidati
alle sue cure. Sottoposto, per la sua fede patriottica e per l’attaccamento
al dovere, prima alle più allettanti lusinghe e, subito dopo, a
sevizie, minacce e dure punizioni, non venne mai meno alla dignità
ed alla nobiltà dei suoi sentimenti di sconfinato altruismo, altissimo
amor di Patria, incorruttibile rettitudine, senso del dovere.
Russia,
1942-1954
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: trasferito in servizio permanente effettivo per meriti
di guerra (1942)
Laureatosi
a Padova in medicina e chirurgia, esercitò la professione dal 1938
al 1940 a Padova e ad Alessandria. Dal 1° gennaio 1941, nominato
sottotenente medico di complemento prestò servizio all’Ospedale
militare di Alessandria e poi al 1° reggimento alpini. Assegnato
al battaglione complementi partì nel marzo 1941 per l’Albania e
col 21° reparto salmerie del 1° alpini prese parte fino al maggio
successivo alle operazioni svoltesi sul fronte greco-albanese. Rimpatriato,
fu prima al battaglione “Mondovì” e, dall’ottobre dello stesso anno,
al battaglione sciatori “Monte Cervino” del 4° reggimento alpini.
Partito per il fronte russo nel gennaio 1942, quattro mesi dopo,
il 28 aprile, cadde in mano nemica nella battaglia di Stalino e
trasferito in campi di prigionia, in condizioni fisiche menomate
dalle fatiche e dai disagi sopportati. Rientrò in Patria nel febbraio
1954, dopo aver sopportato lunghi anni di detenzione in campi di
punizione per accuse inesistenti. Fu promosso capitano con anzianità
gennaio 1951 e collocato in congedo a domanda dal novembre 1955.
Dal 1° ottobre 1955 fu ispettore sanitario della Federazione delle
Casse Mutue di malattia fra i coltivatori diretti. Richiamato in
servizio nel maggio 1956 e trasferito in servizio permanente effettivo
col grado di tenente ed anzianità dicembre 1942 fu assegnato all’Ospedale
principale di Padova. Quindi alla Direzione di Sanità Regione Nord
Est e successivamente alla Direzione Generale di Sanità Militare.
Conseguì la promozione a capitano con anzianità dicembre 1954, a
maggiore nel giugno 1955 e a tenente colonnello nel dicembre 1962.
Assegnato al Comando Generale Arma Carabinieri quale dirigente il
Servizio Sanitario, risiede (nel 1965) a Roma.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)
(la
M.O. Reginato Enrico è deceduto a Padova nel giugno 1990)