Rendina
Luigi
nato
nel 1916 a L’Aquila
Sottotenente
in servizio permanente effettivo
7° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Feltre”
65ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria” :
Comandante
di un caposaldo avanzato, dopo strenua resistenza contro ripetuti
attacchi nemici, con un presidio ridotto ad un pugno di uomini,
e con le armi inefficienti, veniva circondato da forze soverchianti.
Invitato ad arrendersi, rispondeva che “gli alpini del Feltre alla
resa preferivano la morte”. Uscito quindi all’aperto, si slanciava
scaricando la pistola sul nemico, sbalordito da così alto eroismo.
Mortalmente ferito, rifiutava l’aiuto dei pochi alpini superstiti
e li incitava alla resistenza. Fulgido esempio di amor patrio e
di coraggio, si univa da prode, nel sacrificio supremo, al padre
caduto nella guerra 1915-1918.
Vendrescia
(Fronte greco), 13 febbraio 1941
Note
biografiche:
diplomato
ragioniere e già iscritto nella facoltà di scienze economiche presso
l’Università di Roma, preferì dedicarsi alla carriera delle armi
e nell’ottobre 1937 entrò all’Accademia Militare di Modena per uscirne
nel 1939 sottotenente in servizio permanente effettivo di fanteria.
Frequentata la Scuola di applicazione, fu assegnato, nel luglio
1940 al battaglione “Feltre” del 7° reggimento alpini della Divisione
“Pusteria”. Dopo aver prestato servizio per breve tempo nei territori
francesi occupati, passò nel novembre dello stesso anno alla base
di Brindisi rimanendovi fino al 13 gennaio 1941 allorché si imbarcò
per l’Albania col battaglione quale comandante di un plotone di
arditi della 65ª compagnia.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)