MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare della guerra 1940-1945
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 10 settembre 2005

Reverberi Luigi

nato nel 1892 a Cavriago (Reggio Emilia)
Generale di Divisione
Comandante Divisione Alpina “Tridentina”

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – decorato vivente - :

Comandante della “Tridentina” ha preparato, forgiato e guidato sagacemente in Russia con la mente e l’esempio i suoi reggimenti che vi guadagnarono a riconoscimento del comune eroismo medaglia d’oro al valor militare. Nel tragico ripiegamento del Don, dopo 13 combattimenti vittoriosi, a Nikolajewka, il nemico notevolmente superiore in uomini e mezzi, fortemente sistemato su posizione vantaggiosa, deciso a non lasciar passare resisteva a numerosi cruenti nostri tentativi. Intuito essere questione di vita o di morte per tutti, il comandante nel momento critico, decisivo, si offre al gesto risolutivo. Alla testa di un manipolo di animosi, balza su un carro armato e si lancia leoninamente nella furia della rabbiosa reazione nemica, sull’ostacolo, incitando con la voce ed il gesto la colonna che elettrizzata dall’esempio eroico, lo segue entusiasticamente a valanga coronando con una fulgida vittoria il successo della giornata ed il felice compimento del movimento. Esempio luminoso di generosa offerta, eletta coscienza di capo, eroico valore di soldato.

Nikolajewka (Fronte russo), agosto 1942-gennaio 1943

Note biografiche:

(altre decorazioni: 3 Medaglie d’Argento (Ponte alto, giugno 1915 – Tofane, luglio 1916 – Bainsizza, agosto 1917); Croce di Guerra (Monte San Gabriele, settembre 1917); Cavaliere Ordine Militare di Savoia (Monte Solarolo-Fiera di Primiero, ottobre 1918); Cavaliere Ufficiale Ordine Militare di Savoia (Fronte russo, agosto-dicembre 1942); maggiore per meriti di guerra (agosto 1917)

Sottotenente nel 3° reggimento alpini nel 1913, trascorse un anno in Libia col battaglione “Fenestrelle” e rimpatriò alla fine del 1914. partecipò alla prima guerra mondiale. Le azioni compiute da comandante di plotone, da comandante di compagnia e di battaglione in seguito, gli crearono fama di valoroso fra gli alpini del 7° reggimento. Nel dopoguerra, fu chiamato in servizio al Ministero e poi al Comando della 2ª Divisione alpina. Promosso tenente colonnello nel 1926, l’anno dopo venne ammesso alla Scuola di guerra, ed al termine del corso venne nominato sottocapo di Stato Maggiore del Corpo d’Armata di Milano. Incaricato del comando del 67° reggimento fanteria nel settembre 1935, assumeva nel 1939 l’incarico di capo di Stato Maggiore del Corpo d’Armata autotrasportabile col quale entrò in guerra nel giugno 1940. Generale di Brigata dal 1° luglio, fu poi destinato nel febbraio 1941 al Comando del XXVI Corpo d’Armata allora impegnato in Albania. Rimpatriato alla fine del conflitto italo-greco, assumeva il comando della Divisione “Tridentina” mobilitata e il 18 luglio 1942 partiva per la Russia. Rientrato in Patria nel marzo 1943, nel luglio 1947 fu collocato a domanda nella riserva e nel maggio 1952 fu promosso generale di Corpo d’Armata. Decedeva il 22 giugno 1954, a Milano, al ritorno dalla cerimonia del conferimento della cittadinanza onoraria di Edolo.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)

(La M.O. Reverberi Luigi è deceduto a Milano il 22 giugno 1954)