Rossi
Amilcare
nato
nel 1895 a Lanuvio (Roma)
Sottotenente di complemento
28° Rgt. Fanteria, Brigata "Pavia"
poi
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Maggiore di complemento
C.do Divisione Alpina "Pusteria"
Sezione Servizi
nel 1936
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – decorato vivente - :
Volontariamente,
si recò per ben tre volte di pieno giorno a collocare tubi
esplosivi sotto il reticolato nemico e nonostante il fuoco avversario,
si spinse con pochi valorosi a riconoscere i danni prodotti dal
nosytro bombardamento sulle linee nemiche, completandovi un varco
con le pinze. Concessogli, poi, in seguito a sua insistente richiesta,
di partecipare all'attacco della posizione, alla testa del suo plotone
si slanciò risolutamente all'assalto, trascinandovi con entusiastico
ardimento i suoi soldati. Ferito una prima volta, continuò
a combattere. Nuovamente e gravemente colpito colla frattura del
femore sinistro, non volle essere allontanato dalla linea, che a
notte, per non distogliere uomini dal combattimento. Non guarito
completamente dalla grave ferita riportata, chiedeva con insistenza,
ed otteneva, di ritornare alla fronte. Fulgido esempio di valore,
di abnegazione e di elevatissimo sentimento del dovere, spinto sino
al sacrificio.
Vertoiba,
10 ottobre 1916
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: Medaglia d'Argento, Passo Mecam 1936 e Croce di Guerra,
Valle Robi, 1936 (Etiopia)
Nel
suo natio Lazio ed a Roma, dove era studente universitario, fu uno
dei primi e più ferventi, entusiasti ed attivi militi di
quel Partito Nazionalista che con alla testa i suoi capi diede alla
campagna contro l'Austria tanti fulgidi eroi, tra cui molti decorati
dell'aureo segno, ed alla nuova Italia mirabili uomini di Stato
ed organizzatori di valore inestimabile in tutti i campi, che sono
ora (nel 1925 n.d.r.) i migliori collaboratori di S.E. Benito Mussolini
nel Governo Nazionale e nel Partito Fascista. Allo scoppio della
guerra si dimostrò subito interventista non solo a parole
ma a fatti e si arruolò nell'Arma più provata, nella
"regina delle battaglie". Da semplice ed umile fante frequentò
un corso allievi ufficiali alla Scuola Militare di Modena dalla
quale uscì il 12 novembre 1915 sottotenente di complemento
nel 28° Rgt. Fanteria che subito raggiunse alla fronte facendosi
notare per il suo sangue freddo e la sua intelligenza in arrischiate
imprese. Promosso il 31 agosto 1916 tenente di complemento, quaranta
giorni dopo per le sue valorose gesta si guadagnava l'aureo segno
rimanendo gravemente ferito. Congedatosi, riprendeva i suoi studi
e si laureava in belle lettere. Mentre era insegnante di Liceo si
laureava anche in leggi con una bellissima votazione. Vive (nel
1925 n.d.r.) ora a Roma dove è insegnante di materie giuridiche
nelle sezioni superiori dei Regi Istituti Tecnici. E' presidente
dell'Associazione Nazionale del Nastro Azzurro, Triunviro del Comitato
centrale dell'Associazione Nazionale Combattenti ed infine Triunviro
pure del Gruppo Medaglie d'Oro.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Torino 1925)
Ulteriori
notizie biografiche tratte dallo Stato di Servizio e dal suo libro
autobiografico:
Promosso
per meriti eccezionali al grado di maggiore nel 1935, conoscendo
i preparativi per la campagna Italo-Etiopica, chiede di partire
volontario al comando di un battaglione. Essendo in soprannumero
viene assegnato alla Sezione Servizi del Comando Divisione Alpina
"Pusteria" e con questa parte dal porto di Napoli il 6
gennaio 1936. Durante la campagna si pone volontariamente al comando
di reparti alpini impegnati in aspri combattimenti e per questo
suo comportamento gli sono conferite una Medaglia d'Argento ed una
Croce di Guerra. Affascinato da queste “magnifiche truppe” come
lui stesso definisce ne è coinvolto dal forte spirito di
Corpo tanto da scrivere la "Preghiera dell’Alpino combattente".
Rientrato in Italia il 29 giugno 1936 riprende gli innumerevoli
impegni civili e politici ed è promosso tenente colonnello
nel 1937 per meriti speciali. Con l’entrata in guerra dell’Italia
nel giugno 1940 parte nuovamente volontario per il Fronte Occidentale
destinato al 37° reggimento fanteria della brigata “Ravenna”.
Posto in congedo per la parziale smobilitazione dell’esercito, pochi
mesi dopo, con la successiva campagna sul fronte greco-albanese,
riparte volontario con il 50° reggimento fanteria della divisione
“Parma”. Rientra in patria al termine delle operazioni il 10 maggio
1941 per essere assegnato a disposizione del Comando zona militare
di Roma. Il 6 marzo 1943 viene nominato Sottosegretario di Stato
alla Presidenza del Consiglio ed in questa carica vive in prima
persona la caduta del fascismo a seguito del famoso ordine del giorno
del 25 luglio. Lascia quindi ogni carica politica e istituzionali
quale presidente delle varie associazioni, ritirandosi a vita privata.
Nel 1946 subisce un processo come ex esponente del passato regime
nel corso del quale non emergono particolari capi di accusa ed è
prosciolto con formula piena. Riprende quindi la sua attività
esercitando la professione di avvocato patrocinante in Cassazione.
Da uleriori ricerche aggiornate al 2009, risulta deceduto a Roma
nel 1977 ed a lui viene intitolata una via.
note:
Nel corso delle ricerche ho rintracciato questa inedita Medaglia d'Oro "alpina" mai citata nei documenti ufficiali ANA ed assente dall'elendo dei decorati presenti sul Medagliere Nazionale fino al 2008, ora è stata inserita.