Signorini
Paolo
nato
nel 1896 a Casale Monferrato (Alessandria)
Colonnello
in servizio permanente effettivo
Comandante
6° Reggimento Alpini
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria” :
Comandante
di reggimento alpini da lui forgiato in validissimo strumento di
guerra, aveva trasfuso nei suoi uomini il proprio indomito spirito
guerriero. Durante sette mesi di cruente e vittoriose azioni sul
fronte del Don, senza concedere mai sosta al proprio appassionato
lavoro, superando difficoltà eccezionali di ambiente e clima, sempre
presente fra i suoi alpini ove più grave era il rischio, stroncava
i ripetuti ostinati ed irruenti attacchi del nemico infliggendogli
gravissime perdite. In 15 giorni di durissimi estenuanti combattimenti,
che portavano alla rottura dell’accerchiamento nemico, sempre in
testa ai suoi ferrei battaglioni là dove la sua presenza era necessaria,
contro un avversario reso baldanzoso da successi iniziali e di gran
lunga più forte per uomini e mezzi corazzati, in undici successivi
attacchi, incurante del pericolo, della fatica, delle privazioni,
portava, trascinandoli con l’esempio animatore, i suoi alpini di
vittoria in vittoria. Figura leggendaria di comandante cadeva riassumendo
in sé l’eroismo, la generosità dei suoi alpini, quando già l’ala
della vittoria aveva lambito la bandiera gloriosa del suo reggimento.
Fronte
russo-Medio Don, Agosto 1942-febbraio 1943
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: Croce di Guerra (Monte Nero, luglio 1915); Medaglia
d’Argento (Ponte Perati, novembre 1940); colonnello per meriti di
guerra (aprile 1941)
Nominato
sottotenente in servizio permanente effettivo nel maggio 1915, partecipò
alla prima guerra mondiale col 4° reggimento alpini, riportando
una grave ferita a Malga Caprara nell’ottobre 1916. Lasciato il
fronte col grado di capitano, prestò servizio dal luglio 1926 al
9° reggimento alpini nel quale assunse, con la promozione a maggiore
nel maggio 1934, il comando del battaglione “L’Aquila”. Tenente
colonnello nel luglio 1939, l’anno dopo, in ottobre, partì per l’Albania
dove dopo la dichiarazione di guerra, al comando di un gruppo di
battaglioni alpini – “Gruppo alpini Signorini” – si segnalò a Ponte
Perati e nella fase decisiva delle operazioni contro la Grecia.
Rimpatriato col grado di colonnello, assumeva il comando del 6°
reggimento alpini della Divisione “Tridentina” e il 25 luglio 1942
partiva per il fronte russo. Appassionato sportivo della montagna,
fu istruttore per l’addestramento individuale e di reparto, ottenendo
anche un encomio dall’Ispettorato delle Truppe Alpine nel 1928.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)