Spolidoro
Rurich
nato
nel 1923 a Livorno
Partigiano
combattente
Brigata garibaldina toscana
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente
di complemento
7° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Feltre”
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Purissimo
eroe della libertà, dopo avere opposto strenua resistenza all’occupazione
tedesca nei giorni dell’armistizio 1943, veniva catturato ed avviato
alla deportazione. Audacemente evaso durante il viaggio, peregrinò
attraverso territori controllati dai tedeschi riparando in Svizzera.
Tornato in Italia entrava a far parte delle formazioni partigiane
prodigandosi senza tregua nel servizio di informazioni, in rischiose
ricognizioni e per l’organizzazione della raccolta di materiale
aviolanciati dagli alleati. Più volte inseguito ed ancora una volta
catturato, riusciva nuovamente a fuggire trovando riparo presso
una Brigata garibaldina dislocata in montagna. Caduto in un’imboscata
tesagli da otto SS. Tedeschi camuffati da abiti civili, veniva arrestato
per la terza volta e dopo avere subito segregazione, percosse e
torture che non valsero a piegare la fiera tempra veniva deportato
nei gelidi campi di concentramento della Germania, ove, disfatto
nel corpo ma non domo nello spirito, esalava l’estremo anelito invocando
la Patria lontana.
Genova-Mathausen-Gusen,
8 settembre 1943-24 aprile 1945
Note
biografiche:
Orfano
di ufficiale della Marina Militare, conseguita la maturità classica,
si iscrisse nella Facoltà di giurisprudenza a Pisa nella Scuola
Normale Superiore presso la quale si laureò. Arruolatosi volontario
il 20 gennaio 1941 nel 7° reggimento alpini fu inviato alla Scuola
Centrale di Alpinismo di Aosta nel marzo successivo per frequentarvi
il corso preparatorio per allievi ufficiali universitari. Promosso
sergente, entrò alla Scuola allievi ufficiali di Avellino ottenendo
nel settembre 1942 la promozione a sottotenente nel 7° alpini. Assegnato
al battaglione “Feltre”, dopo qualche mese, nel marzo 1943, ottenne
di passare nella specialità paracadutisti ed ultimato l’apposito
corso di addestramento a Tarquinia, fu destinato, nel maggio successivo,
al 10° reggimento arditi paracadutisti sabotatori a Santa Marinella,
dove trovatasi alla dichiarazione dell’armistizio. Fu catturato
a Genova per la terza volta dalla polizia tedesca il 18 settembre
1944 e deportato poco dopo nei campi di concentramento in Germania.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)