Zancanaro
Angelo
nato
nel 1894 ad Arsiè (Belluno)
Partigiano
combattente
C.te formazione partigiana feltrina
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Tenente
Colonnello in servizio permanente effettivo
8° Reggimento
Alpini
Comandante
Battaglione “Gemona”
nel 1943
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Sette
volte decorato al valor militare, all’atto dell’armistizio, benché
anziano, non esitava a partecipare alla lotta di liberazione apportando
alla causa partigiana oltre all’impulso prezioso di un’intensa passione,
quello delle sue esperienze di valoroso combattente. Capo di Stato
Maggiore di un gruppo di bande alpine, dimostrava eccezionali doti
organizzative a pari virtù di comandante. Ad avvenuto arresto del
responsabile di tutte le formazioni partigiane della zona, lo sostituiva
mantenendone la compattezza morale e l’efficienza operativa anche
nei momenti più critici della lotta. Con grande generosità, cosciente
del pericolo a cui si esponeva, si presentava in tribunale a testimoniare
in favore dello stesso superiore e dei di lui figli anch’essi catturati,
riuscendo a smontare le numerose prove d’accusa e salvandoli da
sicura condanna a morte. Caduto, su vile delazione, in un’imboscata
notturna tesagli dal nemico, anziché tentare la fuga, ingaggiava
un’impari lotta, finché, colpito a morte, immolava insieme all’unico
figlio, la vita per la causa della libertà della Patria. Fulgido
esempio di dedizione assoluta agli ideali di giustizia e di libertà.
Feltre,
10 ottobre 1943, 19 giugno 1944
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: Medaglia Argento (Monte Grappa, 1918), 2 Medaglie
Bronzo (Albania, ottobre 1915 – Monte Grappa, 1918), Medaglia Argento
(Libia, giugno 1936), 2 Medaglia Bronzo (Libia, aprire 1936 – Libia,
marzo 1937), Medaglia Bronzo (Grecia, marzo 1941)
Non
è stato possibile, al momento, rintracciare notizie sullo stato
di servizio militare che molto probabilmente sarà iniziato nel 1915
con la chiamata di leva. Documentato invece il suo valore come risulta
dalle molteplici decorazioni al valor militare che gli sono state
conferite, ottenute combattendo in altra arma o corpo e non come
“alpino”. Chiamato alle armi per mobilitazione e frequentato il
corso allievi ufficiali, col grado di sottotenente è in Albania
dove già il 21 ottobre gli è conferita la prima medaglia di bronzo
al valor militare. Rientra con la promozione a tenente in Italia
e nel 1918, col grado di capitano, combatte sul massiccio del Grappa.
Quasi vent’anni dopo lo ritroviamo, sempre con il grado di capitano,
nel Regio Corpo Truppe Coloniali imbarcate per la Libia (questo
ci fa supporre che fosse di complemento “richiamato come volontario”
che dopo la Libia viene trasferito nel ruolo del servizio permanente
effettivo. Promosso maggiore, nel 1940 diventa “finalmente” alpino
destinato del battaglione “Val Fella” del 1° gruppo alpini “Valle”
quale nuovo comandante e, con questo reparto, partecipa alle operazioni
di guerra sul fronte greco-albanese poi in Montenegro, rientrando
in Patria nel maggio del 1942. Esattamente un anno dopo viene scelto
per ricostituire il battaglione “Gemona” dell’8° reggimento alpini
decimato nella campagna di Russia. L’armistizio dell’8 settembre
1943 lo coglie a Tarcento (Udine) dove è di stanza il battaglione,
che grazie alla sua abilità di comandante, riesce a non far arrestare
nessuno dei suoi alpini dai tedeschi ed il 12 settembre decide di
sciogliere il reparto. Riesce quindi a rientrare a Feltre e subito
si mette in contatto con noti antifascisti. A lui è riservato l’incarico
di creare una rete militare della provincia di Belluno e di allacciare
rapporti con il Comando Alleato. Figura ben conosciuta dai feltrini
e dal comando tedesco, verso il quale ostenta un atteggiamento quasi
provocatorio, viene arrestato una prima volta nel marzo 1944. Cadrà
pochi mesi dopo in scontro a fuoco unitamente all’unico figlio anch’egli,
seguendo l’esempio del padre, partigiano combattente.
(n.d.r.
con decreto del Presidente della Repubblica, il conferimento della
massima ricompensa al valor militare porta la data del 2 novembre
1976)
(essendogli
stata conferita la Medaglia d’Oro in data successiva al 1965, il
suo nominativo non compare nel libro – le Medaglie d’Oro al valor
militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma
1965)
Le
concise note biografiche sono tratte da varie pubblicazioni consultate.