Zanfarino
Maurizio
nato
nel 1895 a Sassari
Tenente
in servizio permanente effettivo
9° Corpo
d’Armata
6° Reparto
d’Assalto
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente
in servizio permanente effettivo
6° Gruppo
Alpini
nel 1917
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Ufficiale
di altissimo rendimento, già distintosi in precedenti fatti d’arme,
troncò volontariamente la licenza di cui stava fruendo quando seppe
che il battaglione era sul punto di iniziare una nuova azione offensiva,
e da ufficiale di vettovagliamento insisté per essere portato sulla
linea di fuoco. In fiero vittorioso combattimento, funzionando da
aiutante maggiore di battaglione di assalto, diede prove luminose
del più puro eroismo. Acceso dal Sacro entusiasmo, fieramente percorse
più volte il terreno di combattimento, spazzato in modo micidiale
dal fuoco di artiglieria e di numerose mitragliatrici, per dirigere
reparti e consigliare ed incitare i combattenti. Con un pugno di
prodi si slanciò contro il nemico minaccioso, impegnando fierissima
lotta corpo a corpo e riuscendo a spezzare l’impeto. Ferito gravemente
il porta stendardo del reparto, impugnò il tricolore, sollevandolo,
nel fragore della battaglia, ad incitamento, come simbolo della
vittoria. Colpito a morte da una pallottola di mitragliatrice, che
gli trapassava la gola, si abbatté di colpo, ma, facendo appello
alle sue ultime forze, si rizzò sulle ginocchia, e, con voce rantolante,
in faccia al nemico lanciò l’ultimo grido “Viva l’Italia!”
Monte
Asolone-Col della Beretta, 29 ottobre 1918
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: 2 Medaglie Argento (Col Fenilon, Col Moschin, 15-16
giugno 1918 ; Monte Asolone, 24 giugno 1918))
Dal
Collegio Militare di Roma, dove conseguì la licenza liceale il 27
giugno 1915, passò subito alla Scuola Militare di Modena, dalla
quale uscì sottotenente in servizio attivo permanente il 27 gennaio
1916 assegnato al 210° reggimento Fanteria (brigata “Bisagno”) di
nuova formazione. Il 17 febbraio 1916 entrò in guerra col 46° reggimento
Fanteria (brigata “Reggio”) venendo poi aggregato al VI Gruppo Alpini.
Il 1° ottobre 1917 in seguito a sua domanda venne trasferito nei
Reparti d’Assalto allora formatisi. Nel 6° battaglione di assalto
del IX Corpo d’Armata protesse colle sue indomite “fiamme nere”
la nostra ritirata sul Piave distinguendosi. Il 21 dicembre 1917
venne promosso tenente e rimase negli arditi, coi quali si distinse
l’anno dopo guadagnandosi due Medaglie d’Argento ed una Medaglia
d’Oro. Sventolando quello stendardo che quattro giorni prima era
stato portato superbamente nel fragore della battaglia da un altro
decorato di Medaglia d’Oro (sottotenente Dario Vitali) cadde gravemente
ferito. Morì poco dopo, nello stesso giorno, presso il 218° reparto
someggiato della 18ª sezione di Sanità.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Torino 1925)