Zignani
Goffredo
nato
nel 1904 a Roma
Tenente
Colonnello in servizio permanente effettivo
Comando
9ª Armata
Comandante
1° Battaglione volontari italiani
già
in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente di complemento
2° Reggimento Artiglieria da Montagna
Gruppo "Bergamo"
nel 1924-1925
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :
Capo
ufficio Stato Maggiore di un Comando d’Armata dislocato oltremare
all’atto dell’armistizio dell’8 settembre 1943, non esitava sulla
scelta della via da seguire: combattere contro i tedeschi. Dopo
avere per più giorni fermamente, quanto inutilmente, tentato di
far prevalere il suo parere di resistenza ai tedeschi in seno al
Comando, se ne allontanava per acquistare piena libertà d’azione.
Raggiunte pericolosamente le poche truppe italiane che, unitamente
ai partigiani avevano iniziate le ostilità contro i tedeschi, ed
alle quali aveva già precedentemente fornito utilissime notizie
sul nemico, ne assumeva, su designazione del comandante, la carica
di capo di stato maggiore, svolgendo efficacissima propaganda combattentistica,
prodigando tutte le sue energie e superando innumeri difficoltà
per l’inquadramento dei reparti e per l’organizzazione dei servizi.
Successivamente, chiesto ed ottenuto il comando di un battaglione
italiano, affrontava con impareggiabile fede ed entusiasmo, sempre
al fianco dei partigiani, i pericoli, le sofferenze, i disagi di
una lotta estenuante e disperata, dimostrando singolare fermezza
di carattere ed eccezionali doti di coraggio e resistenza fisica
e morale. Dopo aspro e sfortunato combattimento, sopraffatto il
suo battaglione, permaneva sul campo. Nell’estremo tentativo di
riunire i superstiti per continuare la lotta veniva catturato dai
tedeschi. Pur conscio di sacrificare col suo rifiuto la vita, si
ribellava con sdegno alla richiesta di notizie sull’attività delle
truppe e dei partigiani. Condotto innanzi al plotone di esecuzione,
manteneva contegno fierissimo e cadeva infine sotto il piombo nemico
al grido di “Viva l’Italia”. Fulgido esempio, in quei giorni di
generale smarrimento, delle più alte virtù militari, teneva alto,
con l’opera e col supremo sacrificio, l’onore dell’Esercito e il
nome sacro della Patria.
Albania,
8 settembre 1943- 17 novembre 1943
Note
biografiche:
(Altre
decorazioni: Medaglia Bronzo (fronte greco-albanese, gennaio 1941)
Di
famiglia romagnola, conseguita a Roma la licenza in fisico matematica
nell’Istituto tecnico “Leonardo da Vinci”, assolse gli obblighi
di leva negli anni 1924 e 1925 come sottotenente di complemento
nel 2° reggimento artiglieria da montagna. Un anno dopo entrava
per concorso all’Accademia di artiglieria e genio e nel 1929 veniva
nominato tenente effettivo, assegnato al 30° artiglieria da campagna.
Capitano a scelta nel luglio 1935, fu ammesso nel novembre successivo
al 66° corso dell’Istituto Superiore di guerra e ultimatolo fu trasferito
al Comando del 4° Corpo d’Armata presso il quale rimase anche dopo
la promozione a maggiore conseguita dal 1° gennaio 1940. Partecipò
poi nella seconda guerra mondiale dal giugno 1940 alle operazioni
svoltesi alla frontiera occidentale e dal 29 dicembre dello stesso
anno a quelle svoltesi sul fronte greco-albanese. Dopo aver comandato
un gruppo del 17° artiglieria “Sforzesca”, dal 1° gennaio 1942,
con la promozione a tenente colonnello, fu trasferito al Ministero
quale elemento costitutivo dello Stato Maggiore. Il 25 maggio 1943
ripartì per Tirana assegnato al Comando Superiore delle Forze Armate
di Albania, capo ufficio operazioni della 9ª Armata. Dopo l’armistizio
prese prima contatti con il Comando generale partigiano albanese
e poi col Comando della Divisione “Firenze” di cui fu capo di Stato
Maggiore per una quindicina di giorni per assumere infine il comando
del 1° battaglione volontari italiani.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Roma 1965)
aggiornamento pubblicato il 15 giugno 2006 - Essendone
emerse le radici "romagnole", è stata predisposta
e pubblicata in altra parte del sito una più accurata biografia
ricca di notizie e fotografie. Intendiamo così onorarne con
orgoglio la rinnovata e ritrovata memoria legata alla storia del
nostro territorio. Vai alla pagina - La
M.O. Col. Goffredo Zignani -