Zucchi
Gian Luigi
nato
nel 1900 a Tradate (Varese)
Alpino
8° Reggimento
Alpini
Battaglione
“Cividale”
76ª Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
Volontario
di guerra diciassettenne, si offrì di far parte di un gruppo di
arditi che doveva eseguire un’incursione nelle linee nemiche. Primo
si slanciò all’assalto e combattendo con la baionetta e con bombe
a mano fu di esempio ai compagni, che alla fine, sopraffatti, dovettero
ritirarsi. Accortosi che l’ufficiale comandante era rimasto in mano
nemica, invitò i compagni a seguirlo e slanciandosi di nuovo sui
nemici impegnava una lotta corpo a corpo. Riuscito ad avvicinarsi
al proprio ufficiale mentre un soldato austriaco stava per vibrargli
un colpo di baionetta, prontamente slanciandosi e, facendo scudo
del proprio corpo al suo superiore, riceveva in pieno il colpo a
lui diretto. Ferito a morte, sul punto di esalare l’anima generosa,
trovava la forza di gridare: “Viva l’Italia”.
Valderoa,
15 gennaio 1918
Note
biografiche:
Appena
compiuti i 17 anni nel mese di novembre del 1917 si arruolò volontario
nel 4° reggimento alpini e dopo soli quindici giorni di istruzione
tanto fece che ottenne di partire per il fronte. Era animato oltre
che dall’ardente amor di Patria anche dal desiderio di vendicare
la morte di suo fratello Giuseppe, granatiere, caduto sul San Michele
nel 1916. Passato nel battaglione “Cividale” dell’8° reggimento,
sul Monte Valderoa, dopo aver sostenuto i combattimenti del dicembre
1917, chiuse eroicamente la sua giovanissima vita per salvare il
proprio ufficiale.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Torino 1925)