Tullo
Masi nasce a Lugo di Romagna in provincia di Ravenna il 19 marzo 1863.
Svolti i primi studi, sentendosi incline alla vita militare, si trasferisce
giovanissimo a Torino quale allievo nell’Accademia Militare di Artiglieria
e Genio dalla quale esce nel 1872 con la nomina a Sottotenente del
Genio. Non si conoscono con esattezza i reparti dove svolge servizio
fino al grado di Capitano, raggiunto il quale, è ammesso a frequentare
il biennio alla Scuola di Guerra. Per i risultati conseguiti transita
nel servizio del Corpo di Stato Maggiore dove rimane fino al 1895.
Promosso Colonnello nel 1896 assume il comando dell’88° Reggimento
fanteria della Brigata “Friuli” con sede di comando a Milano. L’anno
successivo, sempre a Milano, ha il comando del 3° Reggimento bersaglieri
che mantiene fino al 1901. Con l’avanzamento al grado di Brigadiere
Generale viene designato comandante della Brigata di fanteria “Ferrara”
con sede di comando a Lecce. Promosso Maggiore Generale nel 1907 assume
quello di comandante generale della Regia Guardia di Finanza che mantiene
fino al 1910, raggiungendo dal 1909 il grado di Tenente Generale.
Nel biennio 1911- 1912 è comandante della Divisione Militare di Napoli.
Dall’1 gennaio 1913 all’1 gennaio 1915 diventa il 16° comandante del
IV Corpo d’Armata che in quel periodo ha sede a Genova. Questa sua
nomina trova riscontro nell’ampia bibliografia dedicata alla storia
della Grande Unità, dove compare si il suo nome senza però citarne
la terra d’origine.
Nello
stato di servizio del Generale Masi non compaiono presenze e partecipazioni
dirette a campagne di guerra, non imputabili certo a scelte personali,
ma solo a concomitanze dovute ai reparti comandati nei periodi interessati
che , non coinvolti, non gli hanno offerto l’opportunità. E’ giusto
comunque ricordare fra i suoi meriti il grande impegno per il riordino
istituzionale della Guardia di Finanza che, grazie a lui, viene finalmente
riconosciuta come Forza Armata dello Stato, divenendone quindi il
primo comandante storico.
La
cittadina natale di Lugo riconoscendo in lui un degno concittadino
lo elegge per tre legislature quale rappresentante alla Camera.
Collocato
in posizione ausiliaria per raggiunti limiti di età, porta la sua
residenza a Bologna dove muore il 26 luglio 1915 quando l’Italia da
due mesi è entrata in guerra.