albo
d’oro degli alpini bolognesi romagnoli
le 7 Medaglie d’Oro al valore militare
di Giuseppe Martelli
SECONDO MENEGHETTI
da Ravenna
Tenente
del 3° e 9° Reggimento Alpini
Console
M.V.S.N. Comandante 80ª Legione Camicie Nere d’assalto
Ferito
ad Ohrida (Albania) l’11 aprile 1941
Deceduto
all’ospedale da campo n° 119 il 14 aprile 1941
dal Bollettino ufficiale del luglio 1925, la conferma che era stato Tenente nel 9° Rgt. Alpini. |
Secondo
Meneghetti nasce a Ravenna il 25 marzo 1893 da Gaspare e da Giuseppina Montanari.
Per le particolari condizioni famigliari (il padre marinaio imbarcato
su navi mercantili non si è sposato ), a cinque anni viene ospitato in
un collegio a Trieste, all’ora considerato territorio estero. Non
si hanno altre notizie fino al maggio 1915 quando l’Italia dichiara
guerra all’Austria. Pur avendo vissuto l’educazione e la giovinezza
in territorio austriaco, i forti sentimenti patriottici lo riportano
in patria per arruolarsi volontario nell’esercito italiano. Nel 1916
è prima soldato poi aspirante ufficiale nel 68° Reggimento Fanteria
e nel 1917 viene promosso anticipatamente a Sottotenente per meriti
di guerra per le brillanti operazioni condotte sul Mrzli e nella Conca
di Plezzo. Nel 1918 passato in forza al 30° reparto d’assalto prende
parte alla battaglia di Vittorio Veneto. Con la conclusione della
guerra viene assegnato al quartier generale del governatorato della
Venezia Giulia in Trieste, la città della sua gioventù, dove nel maggio
1920 consegue la promozione a Tenente. In agosto si trasferisce da
Ravenna e si stabilisce a Trieste anche il padre che sposa la conterranea
vedova Giuseppina Montanari e con atto della regia corte d’appello
di Bologna, lo riconosce come figlio adottivo. Incline alla vita militare
inoltra domanda per rimanere nell’esercito in servizio permanente
effettivo e nel biennio 1924-1925 presta servizio prima nel 3° poi
nel 9° Reggimento Alpini. Dispensato dalle stellette per dedicarsi
ad attività politica nella milizia volontaria sicurezza nazionale,
raggiunge in questa il grado di Seniore (grado della milizia parificato
a Maggiore). Mobilitato nel 1935 per la Campagna in Africa Orientale
parte come Aiutante Maggiore della 104ª Legione (parificata a Reggimento)
camicie nere della Divisione “3 gennaio”, quindi promosso Console
(grado della milizia parificato a Colonnello) assume il comando della
101ª Legione Libici. Decorato di una croce di guerra al valore
militare viene rimpatriato nel 1937 ed assegnato al servizio informazioni
militari. Con l’entrata in guerra dell’Italia nel giugno 1940 gli
è affidato il comando dell’80^ Legione camicie nere d’assalto e nel
marzo 1941 parte per il fronte greco-albanese. Un mese dopo, nella
battaglia dei giorni fra il 7 e l’11 aprile, pur essendo di riserva,
si porta in prima linea per aiutare altri reparti in difficoltà. Il
giorno 11 mentre alla testa dei suoi uomini guida un vittorioso contrattacco
e successivo inseguimento rimane mortalmente ferito. Trasportato all’ospedale
da campo n° 119 tre giorni dopo muore. Alla sua memoria viene decretata
la medaglia d’oro al valore militare.
MOTIVAZIONE DELLA MEDAGLIA D’ORO:
“Comandante
di una Legione Camicie Nere di riserva divisionale, determinatasi
una sacca nella prima linea, in seguito a preponderante attacco nemico,
prontamente si lanciava alla testa dei suoi uomini e animosamente
contrattaccando, dopo accanita lotta, volgeva in fuga l’avversario.
Mentre esposto alle offese nemiche, impavidamente ed abilmente guidava
le sue camice nere all’inseguimento, cadeva mortalmente ferito. Durante
il trasporto al posto di medicazione, dava prova di magnifico stoicismo,
rivolgendo ogni suo pensiero all’azione in corso ed alla sua legione.
Nell’imminenza della fine, si dichiarava lieto del suo sacrificio
ed inneggiava alla Patria. Figura eroica di comandante intelligente
ed ardimentoso, esempio delle più alte virtù militari.”
Karakol - Struga
- Ohrida (fronte greco) 7- 11 aprile 1941
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