curiosità varie sugli alpini bolognesi romagnoli

lo sapevate che...il famoso “Trofeo Mezzalama” è intitolato ad un alpino bolognese?

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 15 novembre 2005



Alle ore 6 del 28 maggio 1933 partiva la prima squadra iscritta al 1° Trofeo "Mezzalana", gara internazionale d’alta montagna a squadre in cordata (il futuro sci alpinismo) promossa dalla Sezione del Club Alpino di Torino e dallo Ski Club. Il percorso di quasi 50 chilometri si estendeva da Plan Maison in Valturnanche al passo di Ventina (3450 m), al passo di Verra (3870 m), alla vetta del Castore (4230 m), al colle Felik (3841 m), al naso del Lyskamm (4100 m), alla Capanna Gniffetti (3647 m) fino al traguardo in Valle di Grassoney (2600 m). Prima squadra vincitrice risultò quella dello Sci Club Monte Cervino di Valturnanche.

L'edizione 1934 del Trofeo "Mezzalama".

Gli organizzatori di questa manifestazione sportiva vollero dedicarlo, onorandone la memoria, ad un illustre loro socio, il Dott. Ottorino Mezzalana, pioniere dello sci alpinismo d’alta quota, perito tragicamente travolto da valanga il 23 febbraio 1931 nei pressi della Cima del Bicchiere nelle Alpi del Sudtirolo.

Partiva così la storia della più faticosa gara di sci internazionale ancora oggi ricordata fra le più affascinanti e prestigiose.

Nel primo periodo del Trofeo si hanno sei edizioni, l’ultima delle quali si svolse l’11 giugno 1938. Con l’incalzante clima che ormai aleggiava alle burrasche dell’imminente guerra, visti vani i tentativi di proporla anche come “propaganda capillare valligiana” civile-militare, si chiudeva il primo ciclo.

 

Le squadre vincitrici dei primi 6 Trofei:

28 maggio 1933 – Sci Club Monte Cervino di Valturnanche

19 maggio 1934 – Sci Club Rutor di La Tulle

26 maggio 1935 – Scuola Militare di Alpinismo di Aosta

13 giugno 1936 - Scuola Militare di Alpinismo di Aosta

19 giugno 1937 - Scuola Militare di Alpinismo di Aosta

11 giugno 1938 – Azienda Elettrica Municipale di Milano

L'edizione 1971 del Trofeo "Mezzalama".

Il prestigioso Trofeo riprende vita l'11 settembre 1971 con 23 squadre alla partenza. In questa edizione si impone la squadra composta dalle "penne nere", i fratelli Gianfranco, Aldo e Roberto Stella. L'edizione del 1975 raggiunge il massimo prestigio in quanto viene proclamata prova unica del 1° campionato mondiale di sci alpinismo. Alla partenza, per la prima volta, è schierata una squadra femminile, sono tre ragazze valsesiane che si cimentano in questa "maschia competizione". Per la cronaca il Trofeo viene vinto dalle Fiamme Oro Geunin, Bonaldi e Weiss. Con l'edizione del 1978 si chiude il secondo periodo del Trofeo. Insormontabili problemi di costi e logistica organizzativa inducono ad abbandonare ancora una volta, pur a malincuore, l'organizzazione. Passano vent'anni e nel maggio 1997 caparbiamente risorge con nuova energia e nova linfa organizzativa. La gara viene trasmessa in diretta dalla televisione con splendidi immagini riprese dalle telecamere sui 45 chilometri del percorso e tremila metri di dislivello, con partenza da Cervinia ed arrivo a Gressoney. La gara ora diventa con cadenza biennale e si svolgono regolarmente nel 1999, 2001 e 2003.

 

L'edizione 2005 del Trofeo "Mezzalama"

Il 21 aprile 2005 ancora una volta Cervinia a fatto da cornice alla partenza del XV Trofeo "Ottorino Mezzalama" che ha visto alla partenza ben 135 squadre delle quali 7 femminili per un totale di oltre 400 atleti. Sempre per la cronaca, fra le squadre maschili si è imposta quella franco-italiana composta da Stefane Brosse, Patric Blanc e Guido Giacomelli. Fra quelle femminile 1^ all'arrivo è risultata la squadra composta dalle valdostane Gloriana Pellissier, Crisiane Nex e dalla svizzera Natasha Leonardi.
Fra due anni si ripete......

 

 

 

ma chi era Ottorino Mezzalama?

Ottorino Mezzalama era nato a Bologna il 25 settembre 1888.


il ruolo ritrovato nel corso delle ricerche

Qui vive la sua prima infanzia quindi, per ragioni professionali del padre, si trasferisce in Piemonte, come indicato negli atti del Comune di Bologna, dove risulta emigrato a Torino in data 28 marzo 1892. Notizie così lontane nel tempo sono estremamente difficili da ripercorrere per riproporre una dettagliata biografia. Non si è riusciti a stabilre se la sua nacita sia stata "per caso" cioè dovuto al trasferimento della famiglia, come io propendo, ritenendo il cognome Mezzalama di radice certamente non emiliana romagnola, comunque rimane il fatto certo della sua "origine bolognese" e che qui ha vissuto i suoi primi anni. Trasferito a Torino, vive la fanciullezza, la gioventù e la maturità in ambiente montano che lo affascina ed attrae sempre più. Iscritto all'università nella facoltà di Scienze Commerciali ed Economiche deve lasciare gli studi per svolgere, nel 1909, il servizio di leva militare. Destinato all'artiglieria da campagna ed espletato il prescritto servizio, viene congedato nel 1910 con il grado di Caporale. Allo scoppio della guerra italo-turca nel 1911, l'anno successivo 1912 viene richiamato con il grado di Sergente ed inviato sul fronte in Libia dove si merita un encomio per aver "disimpegnato le sue mansioni con calma e noncuranza del pericolo...". Rientrato in patria nel 1913 riprende gli studi universitari ma anche la sua grande passione, la montagna, che percorre nei momenti di libertà con il suo grande sacco, sci e piccozza. Diventa in breve un ottimo sciatore ed alpinista "inventando" una nuova disciplina, lo sci-alpinismo.

 

Alpini al corso sci di Claviere del 1915.

Nel maggio 1915 indossa nuovamente la divisa per la mobilitazione generale dovuta all'entrata in guerra dell'Italia. Per il suo titolo di studio viene inviato al corso allievi ufficiali di complemento e nel settembre viene promosso Sottotenente di artiglieria da campagna. Nel frattempo lo Stato Maggiore Esercito, nella necessità di formare ufficiali e reparti sciatori, da utilizzare nel teatro di guerra in montagna, lo convoca già nell'ottobre 1915 a Torino presso il comando del 3° reggimento alpini quale istruttore di sci. Indossa quindi le fiamme verdi ed il cappello con la penna nera e viene comandato di servizio al Colle del Piccolo San Bernardo dove svolge, come istruttore, il primo corso. Già con il secondo corso, tenuto nell'alta valle di Champorcher, viene nominato "direttore tecnico". Promosso Tenente nel 1916 e Capitano nel 1917, continua nella "istruzione sull'uso dello sci" per tutta la stagione invernale in Valle Stura, a Bardonecchia, al valico del Monginevro per poi trasferirsi nelle immediate retrovie del fronte. E' bene ricordare che nel solo anno 1917 si costituirono ben 26 compagnie sciatori, che entrarono in azione in vari teatri operativi.

 

Mezzalama con gli inseparabili sci

Congedato nel febbraio 1919, può finalmente concludere gli studi laureandosi. Rimasto orfano, sceglie di vivere accanto all'anziana mamma scusandosi di non aver tempo per il matrimonio perchè nei momenti liberi dal lavoro "son sempre solo in alta montagna". Iscritto allo Ski Club ed al CAI (Club Alpino italiano) diventa ben presto un "leggenda" per gli appassionati della nuova disciplina dello sci-alpinismo. Nel 1927, ad esempio, porta a termine la prima ascensione sciistica italiana al Monte Bianco. Generoso di natura più volte partecipa a spedizioni di soccorso di alpinisti in difficoltà. Il 31 gennaio 1931, ancora una volta volontariamente, partecipa nel vallone di Rochemolles, sopra Bardonecchia, alla ricerca dei ventun alpini del 3° (il suo reggimento di guerra) travolti da una valanga.

 

L'articolo che compare su
L'ALPINO del 1° marzo 1931.

Pochi giorni dopo, esattamento il 23 febbraio, mentre si trovava in Sudtirolo con l'amico Domenico Marzocchi con il quale era salito al Becher (Cima del Bicchiere), sorpresi dalla tormenta e dopo tre giorni di forzata sosta nel gelido rifugio, tentano la via del ritorno ma purtroppo sono investiti da valanga. L'amico Marzocchi riesce miracolosamente a salvarsi e dopo un'intera giornata di inutili tentativi per individuarne il corpo ridiscende a valle per cercare aiuto. Saranno gli alpini del 6° assieme agli alpinisti del CAI di Bolzano a riportare a valle il corpo senza vita.

Anche il giornale il giornale L'ALPINO del 1° marzo comunica la tragica notizia ed in quello successivo del 15 marzo compare un lungo articolo a firma di Angelo Manaresi, Presidente Nazionale sia dell'Ass. Naz. Alpini che del Club Alpino Italiano, nel quale ricorda il loro incontro in occasione delle operazioni di ricerca dei ventun alpini del 3° travolti da valanga.

Il 28 maggio 1933, per iniziativa della Sezione CAI di Torino e dello Sci Club partiva la 1ª edizione del Trofeo di sci-alpinismo intitolato al pioniere "Ottorino Mezzalama", bolognese di nascita.

 


Note: devo all’amico e principale collaboratore Mario Gallotta del gruppo di Ferrara il merito della “scoperta” delle origini bolognesi che ha permesso di ricollocarla nelle nostre memorie della storia alpina locale.