alpini
del territorio bolognese romagnolo
il
Colonnello Giuseppe Molinari
di
Giuseppe Martelli
pubblicato il 15 febbraio 2003
aggiornata al 1° giugno 2018
Con
il passare delle generazioni si stanno purtroppo perdendo le memorie
sulla storia degli alpini bolognesi romagnoli. Fra gli impegni che mi
sono assunto vi è quello di rileggere il nostro passato, riproponendo
le pagine più interessanti e significative che stanno via via emergendo,
in onore del nostro motto “PER NON DIMENTICARE”.
Sulle annate del giornale L’ALPINO degli anni ’30 compaiono spesso articoli riguardanti
la storia
dell’Artiglieria da Montagna o Artiglieria Alpina, firmati dal Maggiore
Giuseppe Molinari. Sul n° 22 del 15 novembre 1937 compare la recensione
del libro “Batterie Alpine” scritto dal Ten. Colonnello Molinari, definito
dal Presidente Nazionale Manaresi “un apprezzato collaboratore che tutti
conoscono, valente scrittore, del quale il 10° Regg. Alpini (leggi Ass.
Naz. Alpini) e la consorella Associazione Arma Artiglieria hanno voluto
curarne l’edizione editoriale…”. Il nome non mi era nuovo, nello scorrere
delle annate compaiono le note della sua carriera militare fino a quella
di Capo di Stato Maggiore della Divisione Alpina Julia in partenza per
il fronte russo e la sua morte in prigionia nel 1943.
Ancora
una volta la curiosità storica mi ha portato ad approfondire le ricerche.
Sul libro “GLI UFFICIALI DI STATO MAGGIORE CADUTI IN GUERRA” edito dallo
Stato Maggiore Esercito – Roma 1954, a pagg. 222 e 223 compare la biografia
ufficiale del Col. Giuseppe Molinari e qui l’inaspettata, quanto gradita
sorpresa: era ferrarese d’origine, nato a Portomaggiore. Un altro importante
tassello nella nostra storia è emerso dal passato per ritrovare la memoria
e la sua giusta dignità. La notizia della “scoperta” l’avevo già comunicata
circa un anno fa al Gruppo di Ferrara proponendo di promuovere qualche
iniziativa per onorare l’illustre ed eroica figura del col. Molinari.
Il capogruppo Gen. Pier Luigi Cavallari (nato a Portomaggiore, ufficiale
di Artiglieria da Montagna) ed i suoi validi collaboratori, accogliendo
l’idea con entusiasmo, hanno rintracciato i figli e preso contatti con
gli amministratori che hanno dimostrato grande sensibilità e disponibilità,
stanno organizzando a Portomaggiore una serie di degne iniziative per
l’autunno. Fra queste, dal 4 al 14 novembre 1999 verrà allestita una mostra
fotografica e di cimeli sulla storia degli alpini e domenica 14 novembre
l’inaugurazione di un’area verde intitolata al Col. Giuseppe Molinari
che vedrà la presenza dei figli.
A
questo punto mi sembra doveroso pubblicare la biografia ufficiale così
come compare sul libro edito dallo Stato Maggiore Esercito.
Kukes
(Albania) 9 giugno 1941 – al centro il comandante del
5° Rgt. artiglieria alpina Col. Giuseppe Molinari
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Giuseppe
Molinari nacque a Portomaggiore (Ferrara) il 22 gennaio 1896. Entrato
a diciassette anni nell’Accademia Militare, fu nominato Sottotenente
di artiglieria a diciannove, quando l’Italia iniziava la guerra con
l’Austria. Tenente nel 1916 e Capitano nell’anno successivo, prese parte
a tutta la guerra, sempre nelle batterie da montagna, riportando due
ferite e meritando due medaglie di bronzo al valore militare. Frequentò
i corsi della Scuola di Guerra negli anni 1923-24, dopo i quali fu destinato
al Comando della Divisione Militare di Bologna in esperimento per il
servizio di Stato Maggiore. Trasferito in servizio di Stato Maggiore,
venne destinato nel 1927 al Comando del Corpo di Stato Maggiore. Promosso
Maggiore, ebbe nel novembre 1928 il comando di un gruppo del 1° reggimento
artiglieria da montagna, nel luglio 1933 fu destinato all’Ispettorato
delle Truppe Alpine. Tenente Colonnello dal 1936, trasferito nel Corpo
di Stato Maggiore, venne nominato, nell’agosto 1938, Capo di Stato Maggiore
della Divisione alpina “Pusteria”. Promosso Colonnello nel 1941, ebbe
il comando del 5° reggimento artiglieria alpina col quale prese parte
alle operazioni di guerra sul fronte greco - albanese, all’occupazione
delle posizioni di Valle Asum e del Tomori, alla repressione dei ribelli
nel Montenegro. Nel settembre 1941 assunse la carica di Capo di Stato
Maggiore della Divisione alpina “Julia”, con la quale partecipò alle
operazioni sul fronte russo. Catturato dal nemico, morì in prigionia
in Russia, il 25 marzo 1943. Alla sua memoria venne concessa la medaglia
di bronzo al valore militare con questa motivazione:
Fronte russo 1942 – Il
Col. Giuseppe Molinari con il
Gen. Umberto Ricagno comandante della Divisione
alpina "Julia"
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“Capo
di Stato Maggiore di divisione alpina, in periodo di estremo rischio
e disagio per l’inclemenza di clima, preponderanza avversaria e situazione
operativa gravemente compromessa, era di ausilio prezioso al proprio
comandante, prodigandosi fino all’estremo nell’assolvimento delle sue
molteplici incombenze. Sofferente nel fisico, rifiutava l’offerta di
un periodo di riposo nelle retrovie quando la sua unità, da tempo duramente
impegnata, stava per essere accerchiata e sommersa. Veniva così coinvolto
in tragico ripiegamento e tradotto in dolorosa prigionia dove terminava
la sua vita tutta dedicata al servizio e al dovere”.
(estratto
dal mio articolo pubblicato sul giornale della sezione bolognese romagnola CANTA CHE TI PASSA n° 3 maggio 1999)
Nel
2001 per iniziativa del Gruppo di Ferrara, in occasione
del 70° di fondazione, è stato pubblicato questo libro,
Il
Col. Giuseppe Molinari
un
soldato dimenticato
che
ne raccoglie la biografia come soldato, scrittore, uomo, completata
dai brevetti delle medaglie al valore e dalle iniziative promosse
in suo onore dal Gruppo, fra le quali l’intitolazione alla
sua memoria di un parco pubblico inaugurato il 14 novembre 1999, con la successiva collocazione
del busto come riprodotto nella prima pagina, inaugurato il 21 aprile 2001. |
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Per
ricordare il 60° anniversario della morte sul fronte russo (1943-2003),
il Gruppo di Ferrara concordando l’iniziativa con i figli
Elena e Franco, ha curato la pubblicazione di due cartoline commemorative
ed è stato anche emesso l’annullo postale qui riprodotto.
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aggiornamento inserito il 1° dicembre 2011
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Segnalazione di Mario Gallotta,
che ci ricorda l'iniziativa promossa nel luglio del 2000 dalla Sezione di Belluno, per celebrare i 100 anni di storia del Rifugio che dal 1936 è intitolato "Rifugio 5° Reggimento Artiglieria Alpina". Nell'occasione la Sezione ha voluto onorare anche la memoria del Col. Molinari apponendo in una partete questa targa che ricorda il suo impegno nel portare a compimento l'opera durante il periodo in cui era a Belluno quale comandante del 5° Art. Alp. |
aggiornamento inserito il 1° febbraio 2017
A integrazione per ulteriori notizie biografiche, in particolare dedicate al suo rapporto con l'Associazione Nazionale Alpini ed il giornale L'ALPINO, ho ripreso in mano la mia collezione cartacea ed ho rintracciato queste notizie che di seguito propongo:
articolo pubblicato sul giornale
L'ALPINO del 15 febbraio 1936 |
articolo pubblicato sul giornale
L'ALPINO del 1° marzo 1936 |
articolo pubblicato sul giornale
L'ALPINO del 15 ottobre 1937 |
articolo pubblicato sul giornale
L'ALPINO del 15 novembre 1937 |
articolo pubblicato sul giornale
L'ALPINO del 15 dicembre 1937 che poi viene ripetuto
uguale
anche sul numero del 1° gennaio 1938
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aggiornamento inserito il 1° giugno 2018
Questo inedito documento è il suo ruolo matricolare ritrovato nel corso di mie recenti ricerche. Nel ruolo, compilato il 10 novembre 1913 all'atto della chiamata alla visita di leva presso il Distretto militare di Ferrara del coscritto Giuseppe Molinari, classe 1896, matricola 28302, sono indicate le notizie anagrafiche e annotate le caratteristiche fisiche che, a giudizio della commissione giudicatrice, servivano per confermare l'idoneità.
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