Domenico
Montanari nasce il 27 settembre 1901 a Forlì. Qui frequenta i primi
studi completati con la licenza di Ragioniere all’Istituto Tecnico
di Ravenna, città nella quale si è trasferito per ragioni famigliari.
Le stesse ragioni lo portano ad un nuovo trasferimento nella provincia
di Verona dove risulta iscritto a tale Distretto Militare. Chiamato
alla visita di leva il 25 settembre 1920 viene dichiarato idoneo per
il corso allievi ufficiali di complemento e lasciato in congedo in
attesa dell’apertura dei corsi. Il 31 luglio 1921 è inviato alla Scuola
Allievi Ufficiali del Corpo d’Armata di Roma, arma Fanteria. Il 13
dicembre, superati gli esami, è Caporale ed il 1° marzo 1992 Sergente.
Con la nomina a Sottotenente conseguita il 3 agosto 1922 viene inviato
per il servizio di prima nomina presso il 28° Rgt. Fanteria di Ravenna
concluso il 28 febbraio 1923. Attratto dalla vita militare partecipa
il 5 giugno 1924 al concorso per l’ammissione al servizio permanente
effettivo venendo ammesso all’Accademia Militare di Modena. Concluso
il corso e promosso il 26 agosto 1926 Tenente nel servizio effettivo,
sceglie il Corpo degli Alpini e viene assegnato al 6° Rgt. Alpini,
Btg. “Edolo” quale comandante di plotone. Il 1° giugno 1929 si sposa
a Forlì con Teresa Angelini e dal loro matrimonio nasce il 2 marzo
1931 a Riva del Garda, dove è di stanza il reparto e risiede, l’unica
figlia Vanda. Quale Tenente in s.p.e. viene scelto ed ha il privilegio
di frequentare nell’estate del 1929 il 1° Corso alpinistico di perfezionamento
in Val Malenco ripartando la classifica di 15/20. Sempre come comandante
di plotone dal marzo 1932 transita al Btg. “Trento” di stanza a Trento.
Nel gennaio 1936 viene ammesso al corso presso l’Istituto Superiore
di Guerra di Torino conseguendo nel febbraio 1937 il grado di Capitano.
Completato il corso a luglio, viene assegnato in servizio presso il
comando della Divisione Alpina “Taurinense” rimanendovi fino al 10
luglio 1938, per essere quindi trasferito al 5° Rgt. Alpini dove assume
il comando della 50ª compagnia del Btg. “Edolo” di stanza a Borgofranco
di Ivrea. Il 9 giugno 1940 nel clima di mobilitazione generale e dell’imminente
entrata in guerra dell’Italia, promosso al grado di Maggiore, viene
assegnato in servizio, quale ufficiale di Stato Maggiore, al Comando
della Divisione Alpina “Pusteria” mobilitata e partecipa alle prime
operazioni di guerra sul fronte occidentale alpino (francese). Il
2 dicembre 1940 si imbarca con il Comando Divisione a Brindisi per
raggiungere il fronte greco-albanese. Nell’aprile 1941 viene decorato
della Croce di Guerra al Valor Militare con la seguente motivazione:
“Ufficiale
in servizio di Stato Maggiore presso una grande unità, si offriva
volontariamente per il servizio di collegamento presso un battaglione
in prima linea. In dieci giorni di lotta dava costante prova di coraggio
recandosi più volte sulle posizioni maggiormente esposte attraversando
zone fortemente battute per recare ordini e controllare le posizioni
raggiunte dai reparti avanzati”. Ciafa Piracut-Orsekoc, 13-22
aprile 1941.
Il
suo nome compare ancora nell’ordine del giorno n° 9 del 27 maggio
in quanto gli viene tributato un Encomio Solenne sul campo dal Generale
M.O. Giovanni Esposito Comandante la 5^ Div. Alpina “Pusteria” perché:
“Capo
ufficio operazioni di una Divisione alpina in guerra, portava il vivo
contributo della sua dottrina alla preparazione di operazioni difensive.
Più volte si recava sulle primissime linee per meglio far rispondere
le disposizioni date dal Comando alla situazione in atto”.
Fronte
greco-albanese. Il Gen. Esposito in visita ad un caposaldo
accompagnato, a destra, dal Magg. Montanari
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Rientrato
in Italia l’11 agosto 1941 per assumere il comando del battaglione
“Tirano” del 5° Rgt. Alpini, il 26 agosto 1941 riparte per il fronte
balcanico. Il 24 aprile 1942 lascia il comando del battaglione per
essere trasferito, quale ufficiale di Stato Maggiore, al Comando Divisione
Alpina “Taurinense”. Promosso Ten. Colonnello già dal 31 ottobre 1942,
viene richiamato in patria il 1° gennaio 1943 e trasferito al Comando
della 223^ Divisione Costiera (1), poi da febbraio alla 224ª Div. Costiera (1). A seguito degli eventi legati alla dichiarazione
di armistizio dell’8 settembre, si presenta al Comando Difesa zona
di Tenda confermando la sua volontà di continuare , se necessario
la guerra, ed onorare il giuramento di fedeltà al Re. Nel suo Stato
di Servizio si legge testualmente: Sottrattosi dopo l’8 settembre
1943 alla cattura in territorio metropolitano, per ricongiungersi
ad un comando italiano, ha partecipato alle operazioni di guerra contro
le forze armate tedesche nel territorio della penisola col comando
della 224ª Div. Costiera. Il 27 novembre 1944 si presenta al Comando
Gruppo Carabinieri di Forlì per essere assegnato in servizio al Distretto
Militare. Con la conclusione della guerra nell’aprile 1945, prosegue
nel servizio presso il Distretto quale Capo Ufficio Reclutamento fino
al 30 giugno 1949. Il giorno successivo viene trasferito a Udine presso
il Comando della Brigata Alpina Julia e dal settembre a Tarvisio per
assumere il comando del battaglione alpini “L’Aquila” che mantiene
fino al 31 agosto 1950. Con la promozione a Colonnello viene destinato
a disposizione del Comando Militare Territoriale di Padova per assumere
dal gennaio 1951 il comando del 5° Centro Addestramento Reclute di
Modena, poi trasferito ad Imperia. Concluso il 20 gennaio 1952 il
periodo di comandante del 5° C.A.R. viene destinato a disposizione
del 2° Comando Militare Territoriale di Genova e dopo soli due mesi,
esattamente dal 15 marzo 1952, viene destinato al Distretto Militare
di Ferrara quale comandante. In questa funzione rimane fino al 31
agosto 1957 per essere trasferito a Firenze a disposizione del Comando
Militare Territoriale Tosco-Emiliano e collocato in ausiliaria per
età dal 27 settembre. Con la promozione a Generale di Brigata nel
luglio 1958, viene richiamato in servizio quale vincitore del concorso
nel ruolo dei Commissari di leva, rientrando al Distretto Militare
di Ferrara. Collocato nella riserva dal settembre 1965, viene posto
in congedo assoluto dal 28 settembre 1974.
Residente
per molti anni a Ferrara, il suo rapporto e l’iscrizione quale socio
del locale Gruppo alpini è documentato nell’archivio, ancora oggi
conservato, dove è stato rintracciato un documento autografo datato
5 marzo 1968 nel quale aveva presentato un promemoria del suo Stato
di Servizio. La sua figura è ancora ricordata dai “vecchi” soci del
Gruppo.