alpini
del territorio bolognese romagnolo
IL
SOTTOTENENTE DAGLI OCCHI CELESTI:
ricordo del bazzanese Aldo Nicolaj,
eroico ufficiale del Btg. “Gemona”, Caduto in Grecia nel 1940
di
Mario Gallotta
pubblicato il 15 gennaio 2010
aggiornata al 15 gennaio 2011
Ancora
una volta è stata rintracciata dal passato un'altra
bella figura di alpino, è il bolognese Sottotenente
Aldo Nicolaj di Bazzano, che ricollochiamo con
orgoglio questa bella eroica figura nella storia degli alpini
bolognesi romagnoli.
la
catena del Monte Pindo, teatro di aspri combattimenti
nel
corso dei quali è caduto Aldo Nicolaj. |
“Alle ore 20 dell’8 novembre raggiungemmo quota 2218,
e dopo una breve sosta fra la neve e la pioggia si riprese
l’aspro cammino…Non si vedeva a un palmo di distanza;
il nemico sparava da ogni dove,in tutte le direzioni,
dalle case, dalla cima degli alberi, nascosto e introvabile.
Ma né il fuoco disordinato, né le difficilissime
condizioni atmosferiche e ambientali arrestavano la marcia.
Alle ore 12 del giorno successivo si era a quota 2500,vi
era molta neve, mentre la nebbia si alleava al nemico
che era in numero soverchiante, annidato nei fortini,nelle
caverne, sinanco sui tronchi d’albero e sparava senza
interruzione. Gli alpini intrepidi rispondevano con ugual
veemenza e si accanivano nella lotta impari e infernale.
Il sottotenente Nicolaj, un bel giovane ventenne, mi cadde
accanto. “Signor Capitano” mi disse “pensate agli altri,
sono più urgenti di me!” e spirava volgendomi uno
sguardo di addio con quei suoi occhi celesti che non dimenticherò
mai”.
Così il Capitano Medico Ettore Soscia (1),
dell’ 8° Reggimento Alpini, rievoca l’eroica morte
del giovane ufficiale, avvenuta sul Monte Pindo il 9
novembre del 1940.
Ma chi era, in realtà, il Nicolaj di cui parla
il Capitano Soscia?
fotografia inserita
in data 15 gennaio 2011.
(vedi nota (1)
fondo pagina) |
Era
un giovane bolognese, nato a Bazzano (BO) il 15 marzo
1917 da Giuseppe e da Masotti Angela.
Dopo aver partecipato al corso allievi ufficiali di
complemento presso il comando della Coorte Autonoma
Universitaria M.V.S.N. di Bologna, quale studente della
Facoltà di Giurisprudenza, fu ammesso al periodo
applicativo presso la Scuola Allievi Ufficiali di Bassano
del Grappa. Conseguita la nomina a Sottotenente fu assegnato
all’8° Reggimento Alpini della Divisione “Julia”,
con cui partecipò all’occupazione dell’Albania
nella primavera del 1939.
Collocato in congedo il 10 ottobre del 1939, fece rientro
a casa e riprese gli studi presso la Facoltà
di Giurisprudenza dell’ateneo petroniano, conseguendo
la laurea il 19 giugno 1940.
Dall’archivio storico dell’Università degli Studi
di Bologna (2) risulta che Aldo Nicolaj
discusse la tesi di laurea ( “Il diritto privato in
Montesquieu”) con un cattedratico destinato a fama internazionale
nel campo degli studi filosofici : il Prof. Felice Battaglia,
futuro Rettore dell’Alma Mater Studiorum (1950-1956
e1962-1968) , allora docente di Filosofia del Diritto
presso la Facoltà di Giurisprudenza.
Nelle
pagine interne del libretto dedicato alle gesta
della Divisione
Alpina "Julia" nella Campagna di Grecia
edito dalla Sede Naz.
del 10° Regg. Alpini (Ass. Naz. Alpini)
nel 1942, sono pubblicati
anche gli elenchi dei decorati in quella Campagna.
Fra questi,
compaiono i nomi, ricordati in questa pagina,
del
S. Ten. Nicolaj Aldo e del S. Ten. Castellucci
Giacinto.
a destra, la copertina del libretto
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Non contento dell’alloro conseguito con il massimo dei
voti (110/110), volle iscriversi anche alla Facoltà
di Lettere e Filosofia, ma dovette interrompere i nuovi
studi poiché nel luglio del 1940 fu richiamato
alle armi e partì una seconda e ultima volta da
Bari per sbarcare a Durazzo, in Albania.
Dopo l’inizio delle ostilità con la Grecia partecipò
alle operazioni belliche con il Battaglione “Gemona” (comandato
dal ferrarese Antonio Perelli, a cui recentemente il Comune
di Ferrara ha deciso di intitolare una via, su richiesta
del locale Gruppo Alpini). E in Grecia, sulla catena del
Monte Pindo, trovò la morte, nelle circostanze
descritte dal Capitano Soscia.
Allorché ebbe luogo l’inaugurazione dell’anno accademico
1941-1942, nel corso della quale furono conferite dall’Università
di Bologna le lauree “honoris causa” (3)
ai Sottotenenti degli Alpini Giacinto Castellucci di Ravenna,
Alfredo Annoni di Busseto (PR) e Gaspare Ferrari Moreni
di Modena (studenti caduti sul fronte greco-albanese e
tutti decorati al Valor Militare) il Magnifico Rettore,
Prof. Alessandro Ghigi, invitò a ricordare anche
il Sottotenente Aldo Nicolai, dottore in Giurisprudenza,
caduto sul Pindo il 9 novembre 1940 e decorato di Medaglia
di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione
:
“Comandante di un plotone fucilieri, durante un violento
contrattacco nemico, si portava col fucile mitragliatore
in una posizione difficile e battuta dal fuoco avversario,
riuscendo ad infrangere il contrattacco col sacrificio
della propria vita”
Pindo,
fronte greco, 9 novembre 1940.
Il 7 dicembre 1946 il Prof. Edoardo Volterra, Magnifico
Rettore dell’Università di Bologna , pronunciò
un nobile discorso al termine del quale proclamò
dottori “honoris causa” numerosi studenti dell’ateneo
caduti in guerra. Fra gli iscritti alla Facoltà
di Lettere e Filosofia compare anche “Nicolai Dott. Aldo”,
che ebbe così l’onore della seconda laurea, conseguita
dopo aver sacrificato (a soli 23 anni!) la giovane vita
sul campo dell’onore.
A quel sacrificio inchinano le loro bandiere anche gli
Alpini della “Bolognese-Romagnola”, fieri di poter contare,
fra i propri decorati, il Sottotenente dagli occhi celesti
: l’eroico Aldo Nicolaj che, pur ferito a morte, invitò
il Capitano Soscia a curare innanzi tutto gli Alpini del
suo plotone, immolandosi generosamente sull’insanguinata
catena del Monte Pindo e lasciandoci un esempio da non
dimenticare.
(1)
Giulio Bedeschi (a cura di), Fronte greco-albanese:
c’ero anch’io, Mursia, Milano, 1977, pag.65.
(2) Le notizie relative al curriculum
universitario di Aldo Nicolaj e degli altri studenti citati
ci sono state fornite dalla Dott.ssa Daniela Negrini,
Responsabile Tecnico dell’Archivio Storico dell’Università
degli Studi di Bologna, che ringraziamo unitamente al
Dott. Gian Paolo Brizzi, Direttore dell’Archivio medesimo.
(3) Giacinto Castellucci fu proclamato
dottore “honoris causa” in Medicina e Chirurgia. Alfredo
Annoni e Gaspare Ferrari Moreni in Scienze Agrarie.
note
aggiuntive di Giuseppe Martelli.
Sul giornale associativo L'ALPINO del marzo 1955 compare la
notizia qui riprodotta degli onori che la Sezione aveva
riservato alle sue spoglie rientrate in Patria. Mi sono recato
presso il cimitero di Bazzano, ma non risulta qui sepolto. Ho
già inviato cortese richiesta di notizie al Comune di
Bazzano.
da
L'ALPINO del marzo 1955 |
aggiornamento
inserito il 1° marzo 2010
Nel
frattempo è giunto dal Ministero della Difesa, Commissariato
Generale Onoranze Caduti in Guerra, il documento in oggetto
del Caduto S. Ten. Aldo Nicolaj, dove viene indicato che i resti
mortali riposano nel cimitero comunale di Savignano sul Panaro.
Al più presto possibile mi recherò presso questo
cimitero e presso il Comune nella speranza di poter rintracciare
eventuali parenti discendenti..
aggiornamento
inserito il 1° maggio 2010
Mi
sono recato in data 21 aprile al cimitero di Savignano
sul Panaro ed ho rintracciato la tomba. Purtroppo
non vi è apposta nessuna fotografia, ma spero
di poterla rintracciare al più presto.
Il
locale monumento ai Caduti, sito in una piazzetta
ricavata all'ingresso del cimitero, con a sinistra
la lapide ricordo della guerra 1915-1918 e a destra
quella dedicata alla guerra 1940-1945.
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Ho anche
scoperto il perchè la sua salma è tumulata a
Savignano sul Panaro. La facoltosa famiglia Nicolaj,
grandi proprietari terrieri,
si sono insiedati nel paese fin dal 1800. Ma pur essendo emigrati
i vari rami famigliari nel corso degli anni, chi nella provincia
di Bologna, chi a Trento, chi a Roma, (a Savignano non risiede
più nessun Nicolaj) sono tutti sepolti nella bella
tomba di famiglia che contiere le spoglie, dal capostipite
Paolo deceduto nel 1916, fino all'ultimo deceduto nel 2008,
il prof. Pietro.
note:
(1) La fotografia, inserita il 15 gennaio 2011, è
stata gentilmente concessa dall'Archivio storico dell'Università
di Bologna, grazie alla cortese collaborazione della Dott.sa
Sandra Marciatori. Si precisa che l'Archivio storico dell'Università
di Bologna è depositario dei diritti di utilizzazione
dell'immagine, pertanto ne è vietata la copia e/o riproduzione
senza l'autorizzazione scritta dell'Archivio Storico.
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