alpini del territorio
bolognese romagnolo
il
Maggiore Alberto Oelker
di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° dicembre 2003
Dagli ultimi risultati di continue ricerche
alla riscoperta del nostro passato, che si rivela inaspettatamente
ricco di storia e di personaggi che meritano di essere ricollocati
nella nostra memoria di alpini, è emersa questa figura di Alpino.
Nel libro < GLI UFFICIALI DI STATO MAGGIORE
CADUTI IN GUERRA > edito dallo Stato Maggiore Esercito – Roma – 1954, viene ricordato anche
il Maggiore Alberto Oelker di origini bolognesi.
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Alberto
Oelker nasce a Bologna il 31 maggio 1910. Qui frequenta gli studi
fino al Liceo quindi, incline alla vita militare, presenta domanda
per essere ammesso quale allievo ufficiale all’Accademia di Modena.
Nel 1933 ne esce Sottotenente di fanteria destinato al 7° Reggimento
Alpini. Promosso Tenente nel 1935, pochi mesi dopo, esattamente il
6 gennaio 1936, parte per l’Eritrea con la Divisione Alpina “Pusteria”.
Partecipa alle operazioni di conquista dell’Etiopia quale comandante
di un plotone mitraglieri, distinguendosi in particolare nei combattimenti
dell’Amba Aradam del 15-16 febbraio e di Passo Mecam dal 31 marzo
al 7 aprile.
Alpini impegnati nella conquista dell’Amba Aradam. |
Rimpatriato
nel gennaio 1937 viene assegnato al 1° Reggimento Alpini, quindi inviato
a frequentare il 16° corso di osservazione aerea per la qualifica
di osservatore d’aeroplano. Rientrato al Reggimento, nel 1939 è ammesso
a frequentare il 69° corso della Scuola di Guerra. Promosso Capitano
nel settembre 1940, nel febbraio 1941 viene destinato a compiere il
periodo di servizio applicativo di Stato Maggiore nel Comando della
4ª Divisione Alpina “Cuneense” che raggiunge sul fronte greco-albanese
dove questa è stata inviata fin dal dicembre 1940.
Alpini in marcia verso il fronte Greco. |
Qui prende parte alle operazioni di guerra contro la Grecia poi dal
15 marzo 1941 contro la Jugoslavia.
Con
il rimpatrio della Divisione dal 15 maggio 1941 continua il suo incarico
di Stato Maggiore presso il Comando a Cuneo. La Divisione comunque
non è a riposo e viene dislocata a controllo del confine italo-francese.
Nel
marzo 1942 con l’ordine di costituire il Corpo d’Armata Alpino da
destinare sul fronte russo e completato l’organico, segue il destino
della “Cuneense” che dal 27 luglio 1942 parte con varie tradotte da
Cuneo per la Russia. Il 19 settembre si schiera sul Don con sede del
Comando Divisione nel paese di Annowka. A seguito dei noti eventi
legati alla grande offensiva russa, il 17 gennaio 1943 inizia il drammatico
ripiegamento durante il quale gli viene conferita la medaglia di bronzo
al valore militare quando: “nel corso di ripiegamento, in situazione
critica ed in condizioni particolarmente avverse, incurante del fuoco
avversario, attraversava più volte le linee nemiche, riuscendo a mantenere
il collegamento con reparti rimasti isolati”.
Alpini della “Cuneense” nel drammatico
ripiegamento
sul fronte russo.
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Dopo
dieci giorni di sofferenze, marce forzate e combattimenti, il 27 gennaio
la colonna Comando che comprende anche il Comandante, Generale Emilio
Battisti, arriva a Roshdestweno un grosso borgo a pochi chilometri
a Valuiki. Dopo breve combattimento, sopraffatti dalla cavalleria
cosacca, sono costretti alla resa e fatti prigionieri. Sono le 5,30
del mattino.
Il
Capitano Oelker soffrirà le pene ed i maltrattamenti della prigionia
fino al 12 maggio 1945 quando, nel campo di Oranki muore per malattia.
Con
provvedimento successivo viene sanzionata la sua promozione al grado
di Maggiore con anzianità 1° luglio 1942.
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